domenica 4 gennaio 2015

"IL GIGANTE CONTROVENTO" DELLO SCRITTORE GINO PANTALEONE SARA' PRESENTATO A PALERMO A VILLA NISCEMI






Venerdì 9 gennaio 2015 alle ore 17.00 a Palermo a Villa Niscemi, via dei Quartieri n. 2, avrà luogo la Presentazione del libro "Il Gigante Controvento" di Gino Pantaleone -  Spazio Cultura Edizioni.


Interverranno:
Leoluca Orlando - Sindaco di Palermo
Mario Azzolini - Giornalista di RAI3
Salvatore Lo Bue - Docente di Poetica e Retorica alla Facoltà di Lettere - Università di Palermo
Nicola Macaione - Editore di Spazio Cultura Palermo

Presente l'autore che per questa pubblicazione, il 12 dicembre 2014, a Palazzo delle Aquile, a Palermo,gli è stato assegnato il "Premio Gaia 2014" per la divulgazione della cultura alla legalità.

Michele Pantaleone (Villalba, 1911 – Palermo, 12 febbraio 2002) è stato uno scrittore, giornalista e politico italiano, studioso del fenomeno mafioso.

Persona fortemente scomoda ai più, è s...tato il primo a denunciare le connivenze tra mafia e politica.

 Era esperto sulle dinamiche mafiose nella Sicilia a cavallo della seconda guerra mondiale. Tra le sue opere più note i libri, “Mafia e Politica” (Einaudi, 1962) e “Antimafia: occasione mancata” (Einaudi, 1969), testi di grande importanza per avere offerto una chiara definizione di cosa è la mafia.

Pantaleone visse nel suo paese Villalba, piccolo comune nel cuore poverissimo della Sicilia, i cui abitanti malpagati vivevano di stenti, lavorando le terre dei latifondisti locali protetti dalla mafia, che in quel paese aveva il volto di Calogero Vizzini, detto Don Calò, considerato fino alla sua morte il capo effettivo della mafia siciliana.

Nel piccolo centro nisseno Pantaleone fu segretario della sezione del PSI, attaccando pubblicamente Vizzini e gli altri mafiosi. Con la pubblicazione del suo primo libro "Mafia e politica", la cui prefazione fu scritta da Carlo Levi, inizia la coraggiosa battaglia civile di Pantaleone contro la mafia; la sua opera rappresenta la prima ed esauriente analisi del fenomeno e delle sue cause storiche e sociologiche.

Successivamente ha estese le sue ricerche pubblicando altri due volumi: "Mafia e droga" nel 1966 e "Antimafia:occasione mancata" nel 1969, anch'essi a cura della casa editrice Einaudi. Scrisse un altro libro dal titolo "Il Sasso in bocca" dal quale fu tratto, con la regia di Giuseppe Ferrara, un film-documentario sulla mafia, con lo stesso titolo, uscito nel 1970 tradotto in 28 lingue in tutto il mondo. 


Pantaleone partecipò attivamente al movimento contadino e dal 1947 al 1951 fu deputato al Parlamento regionale siciliano. 

Scrisse 14 libri, 11 opuscoli, più di 5000 articoli (La Stampa, L’Ora, L’Avanti, Corriere della Sera, La Voce Comunista, La Voce Socialista, L’Astrolabio, L’Europeo, L’Espresso, I Siciliani, L’Obiettivo…), ha tenuto 965 conferenze (la maggior parte nelle scuole), 9 prefazioni ad altri libri, e diverse recensioni ad artisti di vario genere e natura.

Subì 39 querele per diffamazione a mezzo stampa, 3 denunzie per occupazione di terre, 1 denunzia per occupazione di miniera, imputato e processato per calunnia, indiziato di truffa allo Stato.


Per 13 volte ha ribaltato le querele provando, con documenti alla mano, la verità. In una di queste, querelato con l’editore Giulio Einaudi, ha fatto dichiarare, per la prima volta nella storia, un politico, ex Ministro della Repubblica, “mafioso”.

Imputato davanti ai tribunali di: Torino (67 udienze), Milano (46 udienze), Roma (3 processi, 78 udienze), Palermo (5 processi, 83 udienze), Caltanissetta (4 processi, 31 udienze) mai condannato provando per 13 volte la verità. 

Ebbe soltanto una condanna al pagamento di spese vigliaccamente appena subito dopo la sua morte. Morì nella solitudine più totale abbandonato da tutti, politica, giornali, editori, amici. 

Gino Pantaleone, non parente ma solo un amico di famiglia, con lui visse a stretto contatto gli ultimi 7 anni della sua vita, anni di rabbia, di delusioni e di amarezze, accompagnandolo come fosse suo padre, sino alla sua morte.

L'evento è ad ingresso libero.

(Nelle foto la copertina del libro e l'autore Gino Pantaleone).

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