Giorno 28 marzo alle ore 18.00, presso la Libreria "Feltrinelli" di via Cavour n. 135 a Palermo, si è svolta la presentazione del libro " Che giorno sarà" del cantante ENRICO RUGGERI.
Il protagonista del romanzo Francesco Ronchi, sognava di diventare un cantante famoso. La celebrità l'ha soltanto sfiorato ma ha continuato testardamente ad inseguirla, tenendosi a quella come ha potuto, ha conosciuto qualche cantante di successo ma non era un granchè, finchè una sera non decide che è arrivato il momento di ribellarsi al suo destino.
Nel corso della presentazione del suo libro il giurato di X- factor ha parlato della sua esperienza impegnativa a questa trasmissione, definendola, costruttiva e positiva.
Riguardo ai talent in televisione, ha aggiunto non è contrario, Sanremo era l'unica vetrina, ora ci sono opportunità diverse rispetto a quando ha iniziato lui, l'importante che siano fatti bene e di spessore artistico.
Ha raccontato di quando ha partecipato la prima volta a Sanremo nell'80 con "Contessa".
In quella circostanza voleva sfuggire al servizio militare di leva e decise quindi di presentarsi al Festival della Canzone.
Per Ruggeri la musica è tutto.
In questo periodo preferisce suonare più dal vivo che chiudersi in una sala di registrazione.
Sente la voglia di esibirsi e avere il contatto con il suo amato pubblico.
Fare lo scrittore lo appassiona, ama leggere e scrivere, vorrebbe continuare, comunque la sua passione più grande è la musica.
Del Festival di Sanremo pensa tutto il bene possibile.
Ne ha vinto uno insieme a Tozzi e Morandi.
Inoltre ha affermato che ogni volta non si propone lui in prima persona per una qualsiasi inziativa ma sono gli autori e i registi a chiamarlo.
L'esperienza televisiva come conduttore e mi riferisco a "Il Bivio" e "Quello che le donne non dicono", sono nate non per sua volontà ma per i direttori di rete.
Di fronte a questa richiesta Ruggeri ha detto che non aveva nessuna esperienza in proposito e pensava di non essere all'altezza. La risposta degli autori è stata "Sii solo te stesso".
Si può dire casualità talento e un pizzico di fortuna.
L'incontro con Ruggeri devo dire è stato piacevole e amichevole, ha parlato a braccio ad una cinquantina di persone intervenuti a quest'incontro letterario.
Il rapporto familiare con suo figlio è molto buono, parla con lui che ha 20 anni, di musica. Un dialogo molto aperto e sereno.
Infine un giudizio sulla musica di oggi, i veri artisti sono quelli che durano nel tempo, vedi VASCO ROSSI, RENATO ZERO, CLAUDIO BAGLIONI ecc.
Non basta vendere un disco!
Certo la musica di una volta era pregiata per i suoi artisti e per i generi che si sono susseguiti nel tempo; con il "Punk" cambia tutto, interessante il "Grunge" degli anni '90.
Oggi sono mutati i meccanismi.
Un Ruggeri carico di entusiasmo, persona di grosso valore artistico e grande cantautore.
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