lunedì 2 novembre 2020

PRESENTAZIONE IN DIRETTA SULLA PAGINA FACEBOOK DI SPAZIO CULTURA LIBRERIA MACAIONE DEL LIBRO "UNA RAGAZZA DEGLI ANNI '70" DI MARICETTA GANDOLFO


 

 Venerdi 13 novembre 2020  dalle ore 18.30 alle 19.45 si effettuerà la diretta della presentazione del nuovo libro di Mariceta Gandolfo  “Una ragazza degli anni  ‘70” casa editrice  Kimerik ottobre 2020 euro15,00.

Saluti introduttivi di Nicola Macaione Intervengono Lino Buscemi e Marzia Snaiderbaur. Sarà possibile  seguire l’evento della diretta della presentazione “Una ragazza degli anni 70” di Maricetta  Gandolfo sulla pagina Facebook di Spazio Cultura Libreria Macaione https://www.facebook.com/spazioculturalibr

Info:  Spazio Cultura  tf 0916257426  cell 3384656633.

(Nella foto: la copertina del libro). 

 

 

 

 

 

 

sabato 3 ottobre 2020

A PALERMO PRESSO LA FONDAZIONE TRICOLI LA SILLOGE POETICA DEL POETA ANTONINO CAUSI "OGNI UOMO HA LA SUA ISOLA"


 

 

Mercoledì 14 ottobre alle ore 16.30 a Palermo presso la Fondazione Tricoli per i Salotti Letterari dell'Ottagono Letterario si presenta la silloge poetica del poeta Antonino Causi "OGNI UOMO HA LA SUA  ISOLA" .

Relazioneranno le Proff. Clotilde Cardella e Giovanna Sciacchitano.

Letture a cura della poetessa e scrittrice Myriam De Luca.

Sarà presente l'autore.

Nella foto in alto la locandina                                           

 

 

 

 

 

 

 

 

 

sabato 12 settembre 2020

E...STATE IN POESIA 2020 9^ EDIZIONE : "I POETI SICILIANI PER LA RINASCITA"




 

E...state in poesia 2020.
9^ Edizione...
Recital Poetico
"I poeti siciliani per la Rinascita".
Sabato12 Settembre 2020 ore 18.00 Diretta su  fb E state in poesia, ARTE & CULTURA TV e  you tube
  Ecco l'elenco dei poeti partecipanti in ordine alfabetico:
1) BADALAMENTI Rosanna;
2) BONO Angela;
3) CACCIOLA Fabrizio;
4) CAMAGNA Francesco;
5) CAPPALONGA Salvatore;
6) CAPRARO Gina;
7) CAUSI Antonino;
8) CHIARELLO Rosa Maria;
9 ) DI FRANCO Matilde;
10) LAZZARA Andrea;
11) LO BIANCO Lucia;
12) MUSCARELLA Maria Rosa;
13) PINZARRONE Pietro;
14) SESSA Carmelo;
15) TERESI Giovanni;
16) VITRANO Anita.
La prefazione dell'antologia è della Prof.ssa Dorotea Matranga.
Le riprese e montaggio video sono del regista ALBERTO RUSSO.
Gli intermezzi musicali sono del tenore LUPINO Piero
PREMIO ALLA CULTURA : Prof. GIUSEPPE BAGNASCO;
PREMIO "TRADIZIONI POPOLARI" :
SARA FAVARO' (cantautrice, scrittrice, poetessa e giornalista);
PREMIO SPECIALE : BARRACATO Antonio, BILLECI Francesco e MATRANGA Dorotea per aver fondato
Il Cenacolo Letterario 25 novembre di Cefalù;
PREMIO SPECIALE : LUPINO PIERO (tenore) per la sua
attività artistica e musicale.
 
(In alto la locandina ufficiale dell'evento poetico).
 

domenica 16 agosto 2020

AD AGRIGENTO : Io e Pirandello in viaggio con i miei autori da Sofocle ad Euripide



Sabato 29 e Domenica 30 agosto alle ore 20,30 presso il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento si svolgerà lo spettacolo: Io e Pirandello
Sebastiano Lo Monaco, in un monologo creato dall’artista.
Una rilettura della propria vita e insieme omaggio al conterraneo poeta nato in Sicilia 150 anni fa. Lo spirito di io e Pirandello è proprio caratterizzato dall’uso di una drammaturgia che alterna l’alto e il basso della tragedia greca con quello dell’umorismo che l’attore utilizza
ricorrendo ad un dialogo serrato col pubblico che diventa, anche esso, partecipe di ciò che accade in palcoscenico, in forma interattiva.
Venticinque anni di storia Pirandelliana si trasformano in una biografia esaltante che diventa testimonianza di un modo di fare teatro senza cadere nella retorica o nella falsità. Lo Monaco rivisita il suo passato, accanto a Pirandello i tragici greci: Eschilo, Sofocle ,Euripide, solo che, questa rivisitazione, non ha a che fare con la memoria, che è sempre inaffidabile, capricciosa, né trattasi di memoria affettiva, proprio perché porta in scena il passato, per rivivere il presente. Lo Monaco sceglie di farci ridere passando in rassegna i personaggi del suo repertorio che combina con quelli della sua autobiografia. 
🎭 Io e Pirandello in viaggio con i miei autori da Sofocle ad Euripide
Modalità di partecipazione
Costo: euro 10,00 | ridotto euro 8,00 per Abbonati Parco e Under 25
Biglietti
Link diretto
https://bit.ly/ioepirandello
e in biglietteria fino ad esaurimento posti disponibili.
 
(Nella foto l'attore protagonista Sebastiano Lo Monaco).
 
 
 

venerdì 7 agosto 2020

XVII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA 2020




Venerdì 7 agosto 2020 - ore 20.00 presso il  Cafè House - Villa La Passeggiata  a  Santa Margherita di Belice(TP).
Un viaggio tra le pagine del libro vincitore della XVII Edizione del Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa della scrittrice russa Guzel' Jachina dal titolo "Zuleika apre gli occhi".

“In mezzo all’orrore, tuttavia si accende una luce: quella ‘bontà illogica’, quell’umano nell’uomo che si ostina a sopravvivere anche là dove dell’umanità sembra non restare più traccia”. Guzel’ Jachina.
 
Interverranno: Salvatore Ferlita (Componente del Premio); Felice Cavllaro (Direttore della Strada degli scrittori); Gioacchino Lanza Tomasi (Presidente giuria del Premio).
 
Modera l'intervento il giornalista Franco Nuccio. 
 
(Nella foto la locandina ufficiale della manifestazione).

giovedì 6 agosto 2020

UN AUTORE, UN LIBRO ( 44 ) : LIZA MARKLUND - PERLA NERA






Liza Marklund nata a Pålmark nel 1962 è la regina del giallo e thriller svedese ed è anche il secondo scrittore di quella nazione ad aver raggiunto la cima della classifica bestseller del New York Times.

La passione per la scrittura di Liza Marklund risale  fin dall’adolescenza, durante la quale, costretta in un piccolo paese vicino al Circolo Polare Artico, provava a fuggire con la fantasia, scrivendo racconti. Da quelle prime esperienze la Marklund approda quindi al mondo del giornalismo e si occupa per una decina d’anni circa di cronaca nera, apprendistato ideale per dar vita in seguito ai suoi gialli.
Accanto al mestiere di giornalista questa autrice produce documentari televisivi che spesso trattano temi molto delicati quali la violenza domestica o le condizioni e la mancanza di diritti di bambini e donne. Si conferma quindi una tendenza di molti autori svedesi, tanto spietati e crudeli nei loro thriller quanto attivi nella società e schierati dalla parte dei deboli.

La Marklund è pure co-proprietario di una casa editrice molto nota in Svezia, la Piratförlaget.
E' anche una nota e apprezzata editorialista, i cui pezzi non si limitano a una circolazione nazionale ma raggiungono anche importanti platee straniere quali: Financial Times, Welt e Dagbladet Information.

Il suo successo è scoppiato con i romanzi della serie incentrata su Annika Bengtzon che questa scrittrice conosce fama mondiale, determinato fin dalla prima pubblicazione, quel Delitto a Stoccolma uscito in originale nel 1998 come Sprängaren e arrivato da noi molti anni dopo, nel 2012 per Marsilio.
Delitto a Stoccolma convince immediatamente il pubblico e gli esperti svedesi e si aggiudica rapidamente due premi molto importanti in patria: il Glasnyckel quale miglior giallo scandinavo del 1998 e il riconoscimento della Svenska Deckarakademin quale miglior esordio dell’anno.

Successi che si sommano e che la portano a essere conosciuta in tutto il mondo, vendere milioni di copie.
La sua creatura letteraria  diventa un personaggio di una serie di film per la televisione.
Nel luglio del 2020 esce con la traduzione di Laura Cangemi, collana Farfalle e  per le edizioni Marsilio il suo ultimo libro dal titolo: "PERLA NERA".

Questa in breve la storia del volume PERLA NERA di LIZA MARKLUND

A Manihiki, minuscolo atollo delle Isole Cook, nell’Oceano Pacifico, Kiona lavora nell’allevamento di perle gestito dalla sua famiglia: ogni giorno, insieme ai fratelli, si immerge in apnea per occuparsi delle ostriche che racchiudono le preziose gemme nere. La sua vita, regolata dai ritmi della comunità indigena, è rivoluzionata dall’arrivo di Erik, lo straniero venuto dalla Svezia, la cui imbarcazione è rimasta incagliata nella barriera corallina che circonda l’isola. Il suo naufragio segna l’inizio di un’avventura appassionante e drammatica che spingerà Kiona ad attraversare quattro continenti. Minacciata e inseguita, determinata a difendere il contenuto di una misteriosa valigetta che Erik teneva ben nascosta e a trovare la verità sull’uomo portato dal mare, Kiona arriverà a Los Angeles, poi a Londra, a Dar es Salaam e infine a Lund, nel Sud della Svezia, dove, nel sotterraneo di una banca, potrà finalmente aprire una cassetta di sicurezza con la piccola chiave che porta con sé da quando si è lasciata alle spalle le Isole Cook.

(In alto nelle foto: l'autrice LIZA MARKLUND e la copertina dl libro Perla Nera)

mercoledì 5 agosto 2020

A RACALMUTO (Ag) SI PRESENTA ASINI PRETI CANTASTORIE ... di SALVATORE CAMPANELLA



Giovedì 6 agosto 2020 alle ore 18.30 a Racalmuto (AG) presso la sede della Fondazione Sciascia, si svolgerà la Presentazione del libro: "Asini Preti Cantastorie in Racalmuto, la piccola Palermo" di Salvatore Campanella, edizione Armando Siciliano.

Una serata all'insegna della memoria storica e delle tradizioni.Coordina e dirige:
Enzo Sardo, Assessore alla Cultura, scrittore

Saluti:
Vincenzo Maniglia, Sindaco della città di Racalmuto

Interverranno:
Lia Lo Bue, Presidente del Centro Culturale “Lo Bue”, scrittrice
Armando Siciliano, editore
Salvatore Campanella, autore del libro

Letture:
Giulio Seminerio

Musica:
Giuseppe Maurizio Piscopo, maestro e scrittore

L’Assessore alla Cultura
Enzo Sardo


Il Presidente della Fondazione Sciascia
Vincenzo Maniglia


(Nella foto in alto la locandina ufficiale).

lunedì 3 agosto 2020

A PALERMO "O GRATTI O TI SPOSI" Spettacolo di beneficenza

La produzione: Magnum 5 B, il produttore Dariush Bagni, vi invitano, domenica 13 settembre 2020 alle ore 21.00 a Palermo presso il Teatro arena Vito Zappalà, in via Galatea n.6 /E  allo spettacolo per beneficienza dal titolo "O gratti o ti sposi" per la regia di Anna Teresi.  

Tutti i dettagli nella locandina pubblicata in alto.

Invito tutti a partecipare.

 

                                                                     

 
 
 

 

 
 
 
 
 

 

 

 

SI RIPARTE

 

 

Carissimi da oggi il nostro blog TONYPOET, riprende le sue molteplici attività culturali,rubriche, recensioni, informazioni, novità, curiosità e avvenimenti storici,in una nuova veste.
A causa della pandemia Covid 19, gli eventi e le attività artistico-letterarie sono state sospese ragion per cui era assurdo pubblicare senza possibilità di dare luogo a manifestazione e appuntamenti. Un esempio è l'ultimo post pubblicato a marzo 2020 che non avuto luogo.
Ora si ricomincia auguriandoci che tutto ciò sia di buon auspicio.
Tonypoet.

 
 

domenica 1 marzo 2020

XI RADUNO POETICO DI TERMINI IMERESE (PA) "I COLORI DELL'AMORE" Edizione 2020



 
Come da tradizione anche quest'anno torna con la primavera l'XI RADUNO POETICO di Termini Imerese (PA) edizione 2020, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia.
Il titolo sarà: I COLORI DELL'AMORE e si svolgerà nella terza o alla quarta domenica di aprile 2020 dalle ore 09.00 a Termini Imerese (PA).
 
L'evento è curato dalla Presidente dell'Associazione Culturale Termini D'Arte, la poetessa RITA ELIA e sarà presentato dalla bravissima Katiuska Falbo.
 
Qui troverete il programma completo e le modalità di partecipazione.
 

Programma
Ore 9:00- Raduno presso Menefod- Burger Park
Via Lungomare Cristoforo Colombo 8
Accoglienza, saluti di benvenuto dalla presidente di Termini d’Arte, Rita Elia.
Coffee Break

Ore 9:45 - I Colori dell’Amore-
Recital Poetico
Presenta: Katiuska Falbo
Intermezzi musicali con Giusy Cimino e i musicisti
M° Giancarlo Aguglia e M° Mario Filippello

Tutti i poeti partecipanti riceveranno, in seguito,
l’omaggio del video CD della giornata
Durante la manifestazione verranno esposte le opere pittoriche
dell’artista Maria Antonietta Terrana
Ore 13:00-Sala banchetti- Moby Dick
Pranzo ed intrattenimento
Tutti i poeti partecipanti riceveranno un dono a ricordo della giornata.
Si partecipa con una sola lirica a tema “L’Amore in tutte le sue sfaccettature”.
I poeti, le loro famiglie e quanti volessero vivere questa giornata, sono invitati a prenotarsi entro il 24 Marzo 2020.
Per info e adesioni: Cell. 3771921450-3200827536
Email
termini.darte@libero.it
 
(Nelle foto la locandina  e la poetessa Rita Elia Presidente dell'Associazione Termini D'Arte curatrice dell'evento poetico).

martedì 11 febbraio 2020

A SPAZIO CULTURA DI PALERMO SI PRESENTA: "EMOZIONI SENZA COMPIACIMENTO" SILLOGE POETICA DELLA POETESSA GABRIELLA MAGGIO







Venerdì 14 febbraio alle ore 17.30, a Palermo in via Marchese di Villabianca n. 102, appuntamento da Spazio Cultura Libreria Macaione, per "Tempo di Poesia" con Gabriella Maggio, autrice della raccolta di poesie "Emozioni senza compiacimento", edizioni Il Convivio Editore.

Parteciperanno oltre all'autrice, Biagio Balistreri e Nicola Romano.

Quasi in ognuna delle composizioni c’è nascosto un sogno irrisolto, come quelli che fuggono rapidi all'alba quando il sole comincia ad affacciarsi.

Eppure non c'è una sola nota di rimpianto, non si avverte il senso della perdita e ciò sta ad indicare che Gabriella Maggio è diventata il semaforo delle sue emozioni, di ciò che la scuote ogni giorno dinanzi a spettacoli inusitati, a momenti del passato, a progetti per il futuro.
 
Ingresso libero.
 
(Nelle foto: la locandina dell'evento e l'autrice della silloge  poetica).  

READING POETICO E MUSICALE SAN VALENTINO "VERSI E NOTE" 2020 A PALERMO





Venerdì 14 febbraio alle ore 16.30 a Palermo, presso la Sala delle Carrozze, villa Niscemi si svolgerà il reading poetico musicale: SAN VALENTINO "Versi e note". 
Parteciperanno poeti e musicisti. Coordinamento a cura di Patrizia Genova, Letizia Tomasino e Mario Liberto.
 
Ingresso libero.

(Nella foto: la locandina ufficiale dell'evento).  

lunedì 3 febbraio 2020

ARTICOLANDO ( 34 ) : RECENSIONE DELLA CRITICA LETTERARIA MARIA ELENA MIGNOSI PICONE ALLA SILLOGE POETICA "SCORCI DI VITA" DELLA POETESSA ROSA MARIA CHIARELLO


 







Articolando

Articolando, è una rubrica per dar voce a tutti gli amanti della poesia, dell'arte, della storia, della pittura, della critica letteraria attraverso recensioni, relazioni e articoli strettamente culturali.
Chiunque volesse pubblicare può farlo mandando i propri scritti all'indirizzo di posta elettronica
tonycausi@alice.it grazie!


In questo n. 34 ritroviamo la critica letteraria MARIA ELENA MIGNOSI PICONE con una sua recensione alla silloge poetica "SCORCI DI VITA", Le Mezzelane editore 2019, della poetessa ROSA MARIA CHIARELLO. 

Una lieta lettura a tutti voi! 




                          RECENSIONE

“Scorci di vita” è il titolo della silloge di poesie di Rosa Maria Chiarello, la sua seconda silloge dopo “Cristalli di luce”, e prima di un’altra, “L’attesa”, che è in preparazione.

Ormai la vena poetica di Rosa Maria Chiarello ha preso il largo.  Anche per i prestigiosi riconoscimenti e premi ricevuti.

Per questa silloge ha ricevuto il Primo Premio Internazionale nel Concorso  “La pelle non dimentica” indetto da Mezzelane Casa Editrice, con tema assegnato, la violenza sulle donne, e poi ha ricevuto pure   il Premio “Universo Donna” dall’Accademia di Sicilia.

Così’ è nato questo libro.

Ovviamente un congruo numero di poesie riguarda il suddetto tema, ma il libro non contiene soltanto componimenti su questo argomento. L’autrice parla anche di sè, della sua esistenza: della sua infanzia, trascorsa serenamente; dei suoi amati genitori; parla dell’amore, dei suoi figli. E’ una madre di famiglia, e anche una professionista. Lavora alla Regione nella Pubblica Amministrazione, all’Assessorato per il Turismo.

Questo miscuglio di poesie a carattere personale e di poesie sulla violenza delle donne, potrebbe, a prima vista, far apparire l’opera piuttosto dispersiva e frammentaria, senza un filo conduttore, senza unità. Invece, inoltrandoci più a fondo, si riesce a scorgere un comune denominatore tra tutte le poesie. Lo vedremo a poco a poco.

Cominciamo innanzi tutto da quello che è il tema proposto: la violenza sulle donne.

Rosa Maria Chiarello si compenetra a fondo nella loro situazione e ne esamina i vari aspetti: l’incomprensione, l’insofferenza, l’amore che si trasforma in odio, la solitudine pur nella presenza dell’altro. E così prende in considerazione giorni vissuti nel terrore, ricorrendo ad ogni espediente pur di sfuggire a lui. E scrive: Ricordi i giorni bui dell’orrore, quando accartocciata su te stessa / ti nascondevi nell’angolo buio della casa / nella speranza che non ti scorgesse.”

Ancora, la solitudine che si può avvertire anche con la presenza di lui: “Quanti giorni di silenzi, / stare insieme e non esserci…la solitudine di giorni sempre uguali, la casa vuota di noi. E’ come morire ogni giorno lentamente.”

E poi il silenzio. La parola che esce senza voce o anche il silenzio imposto per non turbare. “Silenzio quando il cuore /  grida il suo dolore, quando il sole divampa negli occhi / un cielo grigio di fiele. / Zitta, zitta devi stare, per non inquietare, per non turbare.”

E ancora l’estraneità. “Estranei convivono giorni alienati. / Non ti conosco /…/ Oggi solo nebbia invade il mio cuore / e la certezza di non essere amata.”

Una tristezza profonda suscita l’autrice nel ritrarre queste terribili situazioni angoscianti. Le dipinge in maniera molto efficace ed incisiva, con forte realismo, specialmente soffermandosi sull’animo di queste donne sventurate.  Donne che vivono come strette in una morsa, come fossero in una prigione. “Prigioniera di me / non riesco a liberarmi / dalle catene che mi legano / e mi imprigionano, sprangata nel mio essere da colonne di ferro insormontabili.”

E nel dubbio qualcuna si chiede: “Riuscirò un giorno a liberarmi?”

Ecco Rosa Maria Chiarello ha ritratto queste donne rispondendo appieno al tema proposto dal Bando del Concorso.

Però non si ferma qui.

Finora ha rivolto la sua attenzione alle situazioni dove il buio domina sovrano, buio fitto, di disperazione.

Però fa dire ad una di queste infelici: “Ubriaca di dolore / cerco di alzarmi oltre le stelle.”

E osserva la poetessa: “…al pensiero non si da’ limite / e allora voli oltre le nuvole / nel sogno di una vita d’amore.”

Ecco che allora “Nell’inferno si erge / una nuvola bianca verso il cielo.”

Più forte che mai si fa in queste donne l’anelito a uscire fuori dal buio per andare verso la luce.

Buio e luce sono infatti gli elementi attorno a cui ruota tutta l’opera.

E si avverte in questa lotta tra il buio e la luce, il palpito spasmodico dell’animo di queste donne.

E’ un’opera dove i versi vibrano, si sente come il moto palpitante dello spirito che, sommerso nel buio, anela alla luce.

A questo punto ci chiediamo cosa abbia in comune con loro la nostra Rosa Maria, che, grazie al cielo, non si è trovata mai in queste situazioni.

Una cosa ce l’ha in comune. Ed è l’anelito alla luce.

Però siamo in tutt’altra sfera, la sfera della vita interiore.

Luce che però non è già posseduta da Rosa Maria ma della quale va in cerca. Infatti parliamo di anelito alla luce.

Questo le da’ allora, nell’animo, una incessante inquietudine.

Ma è una inquietudine sana.

Per comprenderla meglio, basti pensare alle parole di Sant’Agostino: “Ci hai fatto per te, Signore, e il nostro cuore non ha pace finche’ non riposa in te.”

Siamo sul piano della vita spirituale. Ed è per questo che la poetessa avverte fortemente il buio. Il buio delle cadute: “Tante volte sono caduta, / tante volte mi sono rialzata. /…/ Pietre ho tolto al mio passaggio / per ritrovare la via.” Anche il buio del dolore che la esistenza non risparmia a nessuno. Basti pensare alla morte dei genitori. Con nostalgia e rimpianto rievoca il tempo vissuto con il padre e con la madre a partire dall’infanzia spensierata. Un bel quadretto familiare è la prima poesia “Scorci di vita” che da’ il titolo alla silloge. Così scrive: “Antichi sapori di un tempo andato / quando di poco l’amore viveva.” E coglie l’occasione per riflettere sulla differenza che c’è con il tempo che è venuto dopo: “Oggi il tempo è volato / l’uscio si è chiuso / e l’amore si è dileguato.” Prima infatti si viveva di poco ma c’era tanto amore, oggi c’è benessere ma freddezza e indifferenza.

Accenni alla sua esistenza ci sono pure nelle poesie dedicate al marito, ai figli. Poesie sull’amore. “Non c’è nulla sotto il mio cielo / solo tu hai toccato l’anima. / Tu sei la mia luce / e il senso del mio vivere.” Al figlio si rivolge così’: “Ci saranno salite e ci saranno discese, / ma non sarai da solo / io sarò’ con te tutte le volte che vorrai. / Ti amerò oltre la vita / perché tu sei parte di me ed io di te.”

Ora, è proprio attraverso l’amore che Rosa Maria Chiarello dal buio scorge la luce: “Se penso ad un uomo vedo i tuoi occhi, / il tuo sorriso che illumina il mio cielo. ”E ancora: “Incontrai il tuo cuore. Luce fu…/…ad illuminare l’amore che portavamo nel cuore.”

Oltre l’amore c’è un altro elemento che ha la potenza in Rosa Maria di farla uscire dal buio per scorgere la luce. E’ la natura.

La natura con la sua bellezza ha l’effetto sul suo animo di farla uscire dal buio per condurla nelle regioni della luce. “I faraglioni si specchiano / sul blu cobalto / dove il cielo e il mare / mostrano l’incanto. /…/ Mi estasio e resto abbagliata / davanti al manifesto del creato.”

La luce, inoltre, che non ha limiti, le suscita il senso dell’infinito. “ Dolce è l’attesa dell’immenso / laddove la preghiera diventa canto / nella visione dell’infinito.”

Abbiamo visto così come la nostra Rosa Maria, al pari delle donne, di cui abbiamo trattato prima,  ma su un piano totalmente diverso, hanno qualcosa in comune: un animo tormentato. Ella stessa confida: “…ho cercato di innalzarmi / oltre le fitte nuvole infuocate / del mio tormento.” E supplica: “Invoco la pace.” E riflette: “La notte diventa luce / se tu sorreggi il mio Essere / se il tempo accarezza la vita / nel tormento delle ore.”

E qui un gran passo in avanti. Siamo in direzione del Trascendente. “Cullandomi tra la luce e le tenebre anelo al mio Dio.”

E’ questa la sua inquietudine.

Ecco in conclusione come le due parti del libro, quella riguardante le donne che subiscono violenza, e quella in cui l’autrice fa riferimento alla sua vita, ecco come non appaiono più slegate tra loro, e, trovato il filo che le lega, possiamo affermare che l’opera ha una perfetta unità. Di ispirazione. Di sviluppo. Di messaggio.

Il messaggio è quello di uscire dal buio per raggiungere la luce.

Ci potremmo ancora chiedere, dato che sono riflesse nell’opera due specie di situazioni che sono un po’ al limite della esistenza, perché non è di tutte, grazie al cielo, subire  violenza, come non è di tutte, o di tutti, avere una vita spirituale così complessa, tormentata e inquieta, ci potremmo chiedere, dicevamo, se una persona comune, che conduce una vita molto comune, ci si può ritrovare qui, in questo libro.

La risposta è sì. Ci si può ritrovare.

Perché? Perché la vita, anche la più ordinaria, è sempre fatta di buio e di luce. Sarà’ un buio non nero, magari grigio, fatto di ostacoli, difficoltà, imprevisti che sconvolgono tutti i piani; saranno dimenticanze, distrazioni, esperienze, errori."Errare humanum est” dicevano i Latini.

E tutto questo ci inquieta, ci turba.

E allora aspiriamo alla serenità.

E la serenità è la luce.

La serenità forse non la teniamo nella debita considerazione perché pensiamo a qualcosa di più, alla felicità, aspiriamo all’euforia, all’ebbrezza. E non ci accorgiamo del valore della serenità. Essa invero è molto. E’ già tanto. E’ per tutti la luce nel buio della esistenza.

 
Maria Elena Mignosi Picone


(Nelle foto dall'alto: la critica letteraria Maria Elena Mignosi Picone, la copertina della silloge poetica  e l'autrice Rosa Maria Chiarello).


 



 

domenica 26 gennaio 2020

BANDO DI CONCORSO XI PREMIO LETTERARIO “ARENELLA-CITTA’ DI PALERMO"







Carissimi amici per chi volesse partecipare pubblico il bando 2020 del XI PREMIO LETTERARIO   “ARENELLA-CITTA’ DI PALERMO ” dove lo scorso anno mi ha visto finalista con la mia silloge  poetica "Ogni uomo ha la sua isola".



XI PREMIO LETTERARIO “ARENELLA-CITTA’ DI PALERMO ”
BANDO DI CONCORSO


Art.1 : L’Associazione Culturale “Palermo Cult Pensiero” indice per l’anno 2020 la XI edizione del Premio Letterario “Arenella-Città di Palermo”. ...
Art.2 :Al Premio possono concorrere poeti con opere edite in lingua italiana e in dialetto siciliano o in dialetto delle altre regioni italiane.
Art.3 : Si può concorrere per una o per entrambe le sezioni.
Art.4 : Il concorrente presenterà una silloge edita a tema libero in sei copie a cui unirà una busta con firma, indirizzo, recapito telefonico ed eventuale e-mail. Non è prevista alcuna tassa di lettura. Le sillogi concorrenti, a cui l’autore unirà un breve curriculum e dichiarazione che l’opera è frutto del proprio ingegno con autorizzazione al trattamento dei dati personali, dovranno pervenire, previo raccomandata, in sei copie, al seguente indirizzo: Dr. Francesco Anello-Associazione
Culturale “Palermo Cult Pensiero- Via Cardinale Lualdi, 4- 90142 Palermo, entro e non oltre il 29 Marzo 2020. Farà fede il timbro postale.L’Associazione si dissocia da eventuali smarrimenti delle opere o disguidi postali.
Si richiede cortesemente agli autori di non attendere l’approssimarsi della scadenza del premio ma di anticipare se possibile l’invio delle opere in modo da agevolare il lavoro della segreteria.
Art.5 : La giuria selezionerà, tra i concorrenti, tre finalisti a pari merito per la sezione “silloge in lingua italiana edita “e tre finalisti per la sezione” silloge in lingua dialettale edita”, e tra questi sceglierà il vincitore per ognuna delle due sezioni assegnando a ciascuno un premio unico e indivisibile.
Art .6 : Ai finalisti verrà assegnata una targa personalizzata. Il premio da assegnare ai rispettivi vincitori delle due sezioni consisterà in un opera artistica.
Art.7 : La cerimonia di consegna dei premi avverrà in Palermo entro il mese di maggio 2020. Ai finalisti e vincitori verrà data comunicazione personale e tutti i concorrenti riceveranno l’invito con data e luogo della cerimonia di premiazione.
Art.8 : La giuria , per onorare il poeta palermitano Alberto Prestigiacomo, sceglierà tre personalità
di prestigio tra i palermitani illustri e assegnerà a ciascuno di loro, quale “Benemerito Cittadino di Palermo”, la targa “Alberto Prestigiacomo”, che verrà consegnata in forma solenne nel corso della manifestazione letteraria del “Premio Arenella - Città di Palermo”.
Art.9 : La giuria , presieduta dal Prof. Salvatore Di Marco, è inoltre composta da
D.ssa Eliana Calandra- D.ssa Rita Cedrini
Prof. Tommaso Romano- Prof. Ciro Spataro
Segretario del Premio senza diritto di voto , il Dr. Francesco Anello , presidente dell’Associazione Culturale “Palermo Cult Pensiero”.

Dr.Francesco Anello-Associazione Culturale “Palermo Cult Pensiero (contact cell. 333-2793141)
Email : palermocultpensiero1@gmail.com


(Nella foto: un  momento dell'edizione precedente). 

lunedì 13 gennaio 2020

A PALERMO ALL'HOTEL JOLI' LA PROF.SSA GABRIELLA MAGGIO RELAZIONERA' su VITTORIO ALFIERI nel 271 ANNIVERSARIO DELLA NASCITA




Martedì 14 gennaio 2020 alle ore 16.30 a Palermo presso l' Hotel Jolì in via Michele Amari n. 11 per la serie i Salotti Letterari dell'Ottagono Letterario, la poetessa, scrittrice e critico letterario Gabriella Maggio inagura il 1° Semestre con  VITTORIO ALFIERI:
nel 271° ANNIVERARIO DELLA NASCITA
Video-intervento della Dottoressa Carla Forno
Direttore del Centro Nazionale di Studi Alfierani di Asti.
Coordina il Presidente dell'Ascol Giovanni Matta.
Vi aspettiamo, ingresso libero!
 
(Nelle foto: la locandina, progetto grafico del M° Edoardo Dispensa, e la Prof.ssa Gabriella Maggio). 
 

mercoledì 1 gennaio 2020

MESSAGGIO DI FINE ANNO 2019 DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA




Come di consueto ecco qui per esteso il Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica SERGIO MATTARELLA.
 
 
 
Palazzo del Quirinale, 31/12/2019
 
Questa sera, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni venti del nuovo secolo.
Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi.
In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società.
Desidero, anzitutto, esprimere a tutti voi l’augurio più cordiale per l’anno che sta per iniziare.
Si tratta, anche, di un’occasione per pensare insieme - al domani. Per ampliare l’orizzonte delle nostre riflessioni; senza, naturalmente, trascurare il presente e i suoi problemi, ma anche rendendosi conto che il futuro, in realtà, è già cominciato.          
Mi è stata donata poco tempo fa una foto dell’Italia vista dallo spazio.
Ve ne sono tante sul web, ma questa mi ha fatto riflettere perché proviene da una astronauta, adesso al vertice di un Paese amico.
Vorrei condividere con voi questa immagine.
Con un invito: proviamo a guardare l’Italia dal di fuori, allargando lo sguardo oltre il consueto.
In fondo, un po’ come ci vedono dall’estero.
Come vedono il nostro bel Paese, proteso nel Mediterraneo e posto, per geografia e per storia, come uno dei punti di incontro dell’Europa con civiltà e culture di altri continenti.
Questa condizione ha contribuito a costruire la nostra identità, sinonimo di sapienza, genio, armonia, umanità.
E’ significativo che, nell’anno che si chiude, abbiamo celebrato Leonardo da Vinci e, nell’anno che si apre, celebreremo Raffaello. E subito dopo renderemo omaggio a Dante Alighieri.
Incontro sovente Capi di Stato, qui in Italia o all’estero.
Registro ovunque una grande apertura verso di noi, un forte desiderio di collaborazione. Simpatia nei confronti del nostro popolo. Non soltanto per il richiamo della sua arte e dei paesaggi, per la sua creatività e per il suo stile di vita; ma anche per la sua politica di pace, per la ricerca e la capacità italiana di dialogo nel rispetto reciproco, per le missioni delle sue Forze Armate in favore della stabilità internazionale e contro il terrorismo, per l’alto valore delle nostre imprese e per il lavoro dei nostri concittadini.  
Vi è una diffusa domanda di Italia.
Abbiamo problemi da non sottovalutare.
Il lavoro che manca per tanti, anzitutto. Forti diseguaglianze. Alcune gravi crisi aziendali. L’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. Ma abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi problemi. E per svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera comunità internazionale.
L’Italia riscuote fiducia.
Quella stessa fiducia con cui si guarda, da fuori, verso il nostro Paese deve indurci ad averne di più in noi stessi, per dar corpo alla speranza di un futuro migliore.
Conosco le difficoltà e le ferite presenti nelle nostre comunità. Le attese di tanti italiani.  
Dobbiamo aver fiducia e impegnarci attivamente nel comune interesse. Disponiamo di grandi risorse. Di umanità, di ingegno, di capacità di impresa. Tutto questo produce esperienze importanti, buone pratiche di grande rilievo. Ne ho avuto conoscenza diretta visitando i nostri territori.
Vi è un’Italia, spesso silenziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare.
Dobbiamo creare le condizioni che consentano a tutte le risorse di cui disponiamo di emergere e di esprimersi senza ostacoli e difficoltà.    
Con spirito e atteggiamento di reciproca solidarietà.
Insieme.
In particolar modo è necessario ridurre il divario che sta ulteriormente crescendo tra Nord e Sud d’Italia. A subirne le conseguenze non sono soltanto le comunità meridionali ma l’intero Paese, frenato nelle sue potenzialità di sviluppo.
Naturalmente, per promuovere fiducia, è decisivo il buon funzionamento delle pubbliche istituzioni che devono alimentarla, favorendo coesione sociale. Questo è possibile assicurando decisioni adeguate, efficaci e tempestive sui temi della vita concreta dei cittadini.
La democrazia si rafforza se le istituzioni tengono viva una ragionevole speranza.
E’ importante anche sviluppare, sempre di più, una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie, alle associazioni raccolte intorno a interessi e a valori.
La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società– quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano.
La fiducia va trasmessa ai giovani, ai quali viene sovente chiesta responsabilità, ma a cui dobbiamo al contempo affidare responsabilità.  
Le nuove generazioni avvertono meglio degli adulti che soltanto con una capacità di osservazione più ampia si possono comprendere e affrontare la dimensione globale e la realtà di un mondo sempre più interdipendente.
Hanno – ad esempio – chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte.
Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria.
Torniamo con il pensiero alle popolazioni delle città minacciate, come Venezia, dei territori colpiti dai sismi o dalle alluvioni, delle aree inquinate, per sottolineare come il tema della tutela dell’ambiente sia fondamentale per il nostro Paese.
I giovani l’hanno capito. E fanno sentire la loro voce proiettati, come sono, verso il futuro e senza nostalgia del passato.
Ogni società ha sempre bisogno dei giovani. Se possibile ancor di più oggi che la durata della vita è cresciuta e gli equilibri demografici si sono spostati verso l’età più avanzata.
Questa nuova condizione impone di predisporre nei confronti degli anziani – parte preziosa della società – maggiori cure e attenzioni. Occorre, al tempo stesso, investire molto sui giovani.
Diamo loro fiducia, anche per evitare l’esodo verso l’estero. Diamo loro occasioni di lavoro correttamente retribuito. Favoriamo il formarsi di nuove famiglie.
Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri, superandoli. Spesso con sacrificio.
Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare i loro progetti di vita. E che i loro valori – il dialogo, il dono di sé, l’aiuto reciproco – si diffondano nell’intera società rafforzandone il senso civico.
E’ una virtù da coltivare insieme, quella del civismo, del rispetto delle esigenze degli altri, del rispetto della cosa pubblica.
Argina aggressività, prepotenze, meschinità, lacerazioni delle regole della convivenza.
Una associazione di disabili mi ha donato per Natale una sedia. Molto semplice ma che conserverò con cura perché reca questa scritta: “Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”.
Esprime appieno il vero senso della convivenza.
Due mesi fa vicino Alessandria, tre Vigili del Fuoco sono rimasti vittime dell’esplosione di una cascina, provocata per truffare l’assicurazione. Nel ricordare – per loro e per tutte le vittime del dovere – che il dolore dei familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguersi, vorrei sottolineare che quell’evento sembra offrire degli italiani due diverse immagini che si confrontano: l’una nobile, l’altra che non voglio neppure definire.
Ma l’Italia vera è una sola: è quella dell’altruismo e del dovere. L’altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente.
Quella autentica è l’Italia del Sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini. Nell’incendio del suo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i dipendenti, uscendone per ultimo. Sacrificando così la propria vita.
Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta il mondo dei social, occasione per ampliare le conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri.
Alle volte si trasforma invece in strumento per denigrare, anche deformando i fatti.  Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false.
Il mosaico che compone la società italiana ha tante tessere preziose.
Penso – tra le altre – al mondo delle nostre università, ai centri di ricerca, alle prestigiose istituzioni della cultura.
Ho conosciuto e apprezzato in tante occasioni l’attività che si svolge in questa costellazione di luoghi del pensiero, dell’innovazione, della scienza.
Si tratta di un patrimonio inestimabile di idee e di energie per costruire il futuro.
E’ essenziale che sia disponibile per tutti.
Che sia conosciuto, raccontato, condiviso. Che siano rimossi gli ostacoli e reso più agevole il rapporto tra istituzioni culturali e società e l’accesso al sapere.
In questo senso un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in particolare al nostro servizio pubblico.
Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze.
Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tendenza a prender posizione ancor prima di informarsi.
La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido.
Ringraziamo Matera che ha fatto onore all’Italia e al suo Mezzogiorno, in questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea.  
Con questo spirito rivolgo gli auguri a Parma che, con il suo straordinario patrimonio umano e artistico, da domani sarà Capitale italiana della cultura per il 2020.
Un saluto particolarmente grato e sentito rivolgo a Papa Francesco, Vescovo di Roma, che esercita il suo alto magistero con saggezza e coraggio e che mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano in condizioni di bisogno e da chi, praticando solidarietà, reca beneficio all’intera comunità civile.
Nel rinnovare gli auguri a quanti sono in ascolto in Italia e all’estero, a tutti i nostri concittadini, a quanti il nostro Paese ospita, vorrei rivolgere un saluto particolare a coloro che, in queste giornate festive, assicurano – come sempre – il funzionamento dei servizi necessari alla nostra vita comune.
Rivolgo gli auguri alle donne e agli uomini delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine, a tutti coloro che, con vari ruoli e compiti, operano a beneficio della Repubblica e di tutti noi cittadini.
Per tutti, saluto Luca Parmitano – il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti.
Da lassù, da quella navicella – come mi ha detto quando ci siamo collegati – avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto.
E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere.
E’ questo l’augurio che rivolgo a tutti voi !
Buon 2020 !