domenica 28 agosto 2022

ANDREA VITALI con il romanzo "SONO MANCATO ALL' AFFETTO DEI MIEI CARI" VINCE IL XXXII PREMIO RACALMARE LEONARDO SCIASCIA CITTA' DI GROTTE 2022

 











Sabato 27 agosto 2022, si è svolto con grande successo a Grotte( AG) il 32° Premio Racalmare Leonardo Sciascia Città di Grotte 2022, il vincitore è stato Andrea Vitali con il romanzo "Sono mancato
all' affetto dei miei cari", Einaudi, al secondo posto Antonio Manzini con " Le ossa parlano" Sellerio Editore e terzo Ugo Cornia con "La vita in ordine alfabetico" edizioni La Nave di Teseo.
I premi speciali sono andati a Gaspare Agnello con il romanzo " La terrazza della noce" Navarra editore e Piero Melati per " Paolo Borsellino. Per amore della verità", Sperling & Kupfer
Presidente onorario del Premio Salvatore Ferlita
Ha presentato la manifestazione la giornalista Elvira Terranova.
Letture a cura dell' attrice Simona Malato.
La Giuria Tecnica e quella popolare tra cui il sottoscritto hanno decretato il vincitore.
L'evento culturale è stato organizzato
dall' Amministrazione Comunale di Grotte Sindaco Alfonso Provvidenza , Assessore alla Cultura Alessandra Marsala e Mariangela Terrana.

(Nelle foto in alto alcuni momenti della serata)


giovedì 11 agosto 2022

ARTICOLANDO : ( 47 ) RECENSIONE DI MARIA GENCHI AL ROMANZO "IL SANGUE DELLA MONTAGNA" DI MASSIMO MAUGERI

 







Articolando, è una rubrica per dar voce a tutti gli amanti della poesia, dell'arte, della storia, della pittura, della critica letteraria attraverso recensioni, relazioni e articoli strettamente culturali.
Chiunque volesse pubblicare può farlo mandando i propri scritti all'indirizzo di posta elettronica

tonycausi@alice.it grazie!

In questo n. 47 la Prof.ssa  Maria Genchi recensisce il romanzo dello scrittore Massimo Maugeri "Il sangue della montagna" edizione La Nave di Teseo 2021. 

 Lieta  lettura a voi!


IL SANGUE DELLA MONTAGNA

Romanzo di Massimo Maugeri -  Edizioni La nave di Teseo

Recensione di Maria Genchi

 

“Il sangue della Montagna” dello scrittore Massimo Maugeri, edito dalla Nave di Teseo, è definito romanzo mondo per l’intreccio di eventi che fanno riferimento anche al sistema globale, per la complessità della narrazione in cui predominano il tema del doppio, della follia, i drammi familiari e le crisi d’identità. I filoni principali delle eruzioni della Montagna, considerata come la “Madre”, dell’economia umana, delle varie vicissitudini dei personaggi principali Marco Cersi e Paola Veltrami, sono espressi in una scrittura che rende fluida e coinvolgente la lettura nonostante il volume delle pagine. Le parti descrittive del romanzo seguono le parti narrative come in uno sfondo cinematografico e fanno vivere al lettore gli eventi e gli stati d’animo di tutti i personaggi.

La prospettiva della narrazione cambia nei personaggi principali, il narratore diventa personaggio e anche scrittore: Marco Cersi annota tutti i suoi pensieri, eventi, problemi, lettere mai spedite nelle “Riflessioni estemporanee di un pragmatico sognatore”, la scrittura di questo diario è per lui una terapia e gli permette di osservare la sua esistenza. Paola s’interroga e riflette con la sua vocina che ritorna sempre, “Paola, Paoletta cara”. E poi ci sono i fantasmi e la follia che accompagnano i personaggi evidenziando le loro ossessioni, le loro ansie e paure.

Il leit motiv del romanzo è la Montagna, “Sua Signora del magma”. Il vulcano è considerato femmina e distrugge tutto, ma la sua pietra trasformata in tartarughe “liberate” da Don Vito Terrazza, alimentano l’artigianato locale e diventano la vita dell’impresa MCLavart di Marco che cerca di vendicarsi della Montagna che “tutto dà e tutto toglie, tutto toglie e tutto dà”. E poi vi è la Pastarealeria di Paola, i suoi “versi da mangiare”: sfoglie di pasta reale a forma di pergamena contenenti versi di poesia dedicati alla Montagna e alla lava da Don Vito in lingua siciliana. Nel racconto s’intrecciano le difficoltà economiche e finanziarie delle due attività artigianali in cui si sviluppa il progetto di Economia umana di Paola, quasi un monito alla crisi economica odierna che viviamo. “Il sangue della Montagna” può essere considerato anche un romanzo di formazione dal punto di vista ambientale, economico e interpersonale.

La Montagna ha un ruolo importante per la conoscenza delle sue eruzioni, della vegetazione, dei paesi circostanti, della vita presente nel territorio: “una umanità intera… che da essa si allontana come un gregge senza pastore, ma che a essa avrebbe fatto ritorno. Le Riflessioni estemporanee sono un diario importante per la conoscenza della Montagna in quanto Marco parla di corsi per giovani esploratori, che lui ha seguito, del rischio vulcanico, dei vari tipi di eruzione e della loro intensità, del Vademecum di regole da osservare per arrivare a una formulazione di un decalogo per tutto quello che si deve poter fare e non fare.

Dal punto di vista economico Paola Veltrami cerca di realizzare il suo progetto di Economia umana, la possibilità di creare un mondo migliore, meno assoggettato alla finanza, creando un gruppo social denominato appunto Economia umana che è molto seguito da diversi parti del mondo: mettere l’uomo al centro del sistema economico, un concetto molto attuale e realistico per la crisi economica e finanziaria che subiscono gli imprenditori e che porta alla chiusura delle attività. Il progetto permette infatti di denunciare le scorrettezze del mercato, di formare la gente sulle nozioni di economia e finanza.

Dal punto di vista interpersonale emerge il personaggio di Paola con le sue relazioni con la figlia Silvia, con Marco Cersi e con i fantasmi delle persone morte. La figlia Silvia le provoca non solo ansia, ma le dà anche problemi; emozioni e sentimenti prendono l’essere di Paola che cerca di reagire. Una madre che non sa adottare il giusto comportamento nei confronti della figlia che ama rinchiudersi nella sua stanza e lei cerca di non irritarla perché le torna in mente l’episodio del tentato suicido. Riflette e si rende conto che non bisogna farsi dominare dalle angosce, dalle ansie, è molto efficace ed importante fare un’analisi delle emozioni partendo dal concetto di autostima, accettazione di sé e Paola cerca di riconoscere le emozioni al fine di interpretarle e gestirle per superare gli eventi negativi, ma non le è facile soprattutto perché il marito non c’è più. Paola è addolorata, ma non si arrende e cerca di riprendersi facendo dei respiri profondi, la tecnica della respirazione profonda permette d’indirizzare l’energia emozionale per agire; quando si respira profondamente si ha la padronanza della situazione perché si mette in comunicazione il corpo con la mente. Infatti Paola ricorre alle sue tecniche di respiro per riprendere la padronanza del suo essere ogni volta che è presa dall’ansia, dalle paure. Il rimbalzo della pallina da tennis generato da sua figlia, e tradotto in una forma onomatopeica “Bum,Ton, Plat”, accompagna i battiti del suo cuore e la sua sofferenza. È una madre sconvolta che vede la figlia allontanarsi per andare a vivere a Londra, ma accetta il suo diritto di decidere del proprio futuro. Tuttavia il non avere sue notizie la divora e la porta a partire per Londra: una madre disperata alla ricerca della figlia. La pallina di tennis è l’unica cosa che le resta, è lo strumento che le permette di scaricare le sue angosce, le sue sofferenze, ma si rende conto che il dolore deve essere arginato. E qui entra in gioco la scrittura che dà la possibilità di salvarsi dalla propria angoscia, che offre occasioni di riscatto anche di fronte a drammi apparentemente irrimediabili.

Il rapporto di Paola con Marco Cersi si basa all’inizio sulla condivisione dei problemi economici, il loro primo incontro nel laboratorio di Don Vito sfocia in una relazione più intensa che porta Paola ad avere dei sensi di colpa nei confronti del marito Tony. Paola è attratta da Marco a cui può confidare le sue difficoltà, le sue ansie e paure per la figlia, ma il senso di colpa per il marito e l’assenza di Silvia le impediscono di stare insieme a lui.

E poi ci sono i fantasmi che non abbandonano Paola, soprattutto quello ricorrente del marito per il tentativo di suicido della figlia. I morti hanno un ruolo importante nella vita di Paola, che decide di rielaborare ed approfondire il concetto di fantasmi: “la nostra esistenza pullula di fantasmi generati “tutte le volte che pensiamo alle persone che abbiamo incrociate nella nostra vita o a noi stessi in un tempo passato (…)”.

Tutto questo è “Il sangue della Montagna”: un romanzo da scoprire, in cui gli eventi s’intrecciano in un’atmosfera di suspense coinvolgendo il lettore anche emotivamente nella loro interpretazione.

Maria Genchi

(Nelle foto dall'alto: la Prof.ssa Maria Genchi, la copertina del romanzo  e lo scrittore Massimo Maugeri con la Genchi autrice di questa recensione)

APPELLO DELLA FONDAZIONE VERGA PER LE FOTO DELLO SCRITTORE

 







Dal 22 giugno di quest’anno le lastre originali delle fotografie scattate da Giovanni Verga sono in vendita all’asta a Torino. C’è stata già un’offerta da una Fondazione privata di Milano. Secondo quanto previsto dalla normativa, gli Enti pubblici hanno tempo per esercitare il diritto di prelazione solo fino al 22 agosto. La Fondazione Verga ha sin dal primo momento costantemente sollecitato gli organi competenti per i beni artistici e culturali sia a livello locale che regionale, monitorando l’evolversi della delicata vicenda. Si era in attesa che la Giunta Regionale deliberasse la spesa straordinaria per acquisire alla pubblica proprietà un bene di inestimabile valore culturale pertinente a uno scrittore siciliano di statura internazionale come Giovanni Verga. Le improvvise dimissioni del Presidente della Regione e la conseguente presumibile impossibilità di deliberare da parte del governo regionale rendono estremamente preoccupante la situazione proprio a ridosso della scadenza dei termini per il diritto di prelazione. La Fondazione Verga chiede pertanto a tutte le autorità competenti sul territorio regionale e nazionale che vengano esercitati con tempestività tutti i diritti previsti dalla legge per assicurare al bene pubblico il patrimonio inestimabile che rischia di essere acquisito da privati e al di fuori della sua sede naturale, che è la città dello scrittore, dove è già conservata la quasi totalità dei suoi manoscritti.

(Alcune foto scattate dallo scrittore Giovanni Verga)

mercoledì 10 agosto 2022

UN AUTORE, UN LIBRO ( 49 ) : JOËL DICKER - IL CASO ALASKA SANDERS

 




Joël Dicker è uno scrittore svizzero nato il 16 giugno 1985 a Ginevra, nella zona francofona della Svizzera, figlio di una bibliotecaria e di un insegnante di francese, pronipote dell'avvocato e politico di estrema sinistra Jacques Dicker. Dicker ha frequentando il Collège Madame de Staël di Ginevra senza tuttavia essere molto attratto dagli studi. A 19 anni ha preso lezioni di recitazione presso l''accademia di arte drammatica Cours Florent di Parigi. 

Un anno dopo è tornato a Ginevra per studiare legge presso l'Università di Ginevra, laureandosi nel 2010.

Ha debuttato con il romanzo Gli ultimi giorni dei nostri padri che  ha vinto il concorso del Prix Genevois des Ecrivains, importante premio assegnato ogni quattro anni, riservato unicamente ad opere inedite.

Successivamente, il titolare della casa editrice svizzera L'Â d'Homme, Vradimir Dimitrijević, lo ha contattato dichiarando il proprio interesse per la pubblicazione del suo romanzo. 

Dimitrijević era dell'idea di lanciare il libro in Svizzera nell'aprile 2010, ma in seguito ha notato che il tema del libro avrebbe potuto suscitare l'interesse del pubblico francese, proponendo così di posticipare il lancio fino al settembre 2010. Nel mese di giugno però, Dimitrijević è morto in un incidente stradale in viaggio verso Parigi.

Nel 2011, viene finalmente pubblicato il romanzo Gli ultimi giorni dei nostri padri per L'Âge d'Homme e curato per la Francia da Éditions de Fallois. 

In Italia sarà pubblicato nel 2015.

Nel 2012 (in Italia nel 2013) viene pubblicato La verità sul caso Harry Quebert, un romanzo che è stato tradotto in 33 lingue, premiato con il Grand Prix du roman de Académie Française nel 2012 e da cui è stata tratta una serie tv di 10 puntate.

 Nel 2015 (in Italia nel settembre 2016) vede la luce il romanzo Il libro dei Baltimore, spin-off de La verità sul caso Harry Quebert.

Nel 2018 esce il romanzo La scomparsa di Stefanie Mailer, mentre nel 2020 viene pubblicato il romanzo L'enigma della camera 622. edizioni La Nave di Teseo Milena Zemira Ciccimarra edizioni La Nave di Teseo.


Il romanzo Il caso Alaska Sanders: Aprile 1999, Mount Pleasant, New Hampshire. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene ritrovato in riva a un lago. L'inchiesta viene rapidamente chiusa, la polizia ottiene le confessioni del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso si ripresenta. Il sergente Perry Gahalowood, che all'epoca si era occupato delle indagini, riceve una inquietante lettera anonima. E se avesse seguito una falsa pista? L'aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con La verità sul caso Harry Quebert, ispirato dalla loro comune esperienza, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità. Ma c'è un mistero nel mistero: la scomparsa di Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert. 


(Nelle foto l'autore e la copertina del suo libro)


martedì 9 agosto 2022

32° PREMIO RACALMARE LEONARDO SCIASCIA CITTA' DI GROTTE EDIZIONE 2022

 


Proclamata la terna degli scrittori finalisti della quarantesima edizione del Premio letterario Racalmare-Leonardo Sciascia città di GrotteUgo Cornia con La vita in ordine alfabetico (La Nave di Teseo), Andrea Vitali con Sono mancato all’affetto dei miei cari (Einaudi), Antonio Manzini con Le ossa parlano (Sellerio).


Piero Melati per Paolo Borsellino. Per amore della verità (Sperling & Kupfer) e a Gaspare Agnello per La terrazza della Noce (Navarra editore) andranno i premi speciali, assegnati dalla giuria tecnica, composta da Accursia Vitello, Annamaria Apa, Daniela Spalanca, Diego Cutaia, Francesco Pillitteri, Giovanna Zaffuto, Giorgia Calì, Linda Criminisi, Fausto De Michele, Alessandro Cutrona, Giuseppe Airò.

“A quarant’anni esatti dall’istituzione del Premio Racalmare – dichiara il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza – questa nuova edizione arricchisce il nostro paese e ci rende orgogliosi. Particolare soddisfazione per la terna finalista individuata dalla giuria tecnica, guidata dalla tenacia del presidente Ferlita, che anche quest’anno ha confezionato un piccolo gioiellino letterario”.

 

“Quest’anno – spiega Salvatore Ferlita, presidente del Premio – i tre libri scelti sono in qualche modo accomunati dalla leggerezza del tocco, da una scrittura piana, invitante e anche divertente, nel senso etimologico però, cioè “che sposta”, ossia che fa guardare da un’altra parte, da una specola imprevista, da un punto di vista ignorato. Cornia, col suo passo sornione e divagatorio, cuce insieme storielle ed epopee spicciole di provincia, in un’opera che definirei una enciclopedia tascabile dell’esistenza, composta di piccole vicende che si trasformano in racconto (alle sue spalle c’è la grande tradizione della novellistica italiana). Vitali dà forma a una commedia agrodolce e urticante, ambientata in un piccolo paese di provincia, filtrando ogni cosa attraverso il punto di vista esasperato del protagonista, un esemplare di maschio italico che ancora, nonostante tutto, registra qualche sacca di resistenza. Manzini rimette mano al suo Rocco Schiavone, che questa volta deve fare i conti non solo con un caso terribile, a dir poco angosciante, ma anche con la vecchiaia incipiente, con le inasprite idiosincrasie e, come se tutto ciò non bastasse, con la sua squadra, irresistibile e un tantino sgangherata, sullo sfondo di un aprile crudele e umido. Ma verranno assegnati anche due premi speciali, rispettivamente a Gaspare Agnello, memoria storica del Racalmare, autore di un libro autobiografico, La terrazza della Noce (Navarra editore), che restituisce ai lettori con delicatezza e sagacia uno Sciascia intimo, visto da vicino, e a Piero Melati, già autore di un volume dal titolo (ma non solo) fortemente sciasciano, La notte della civetta, che di recente ha pubblicato Paolo Borsellino. Per amore della verità (Sperling & Kupfer), libro nel quale il giornalista palermitano salda ricordi, testimonianze e punti di vista diversi, illuminando come mai era stato fatto prima la figura e l’operato del giudice”.

La cerimonia di premiazione avrà luogo a Grotte, sabato 27 agosto alle ore 21,00, nel corso di una serata condotta dalla giornalista Elvira Terranova. A decretare il vincitore saranno, alla fine, la giuria tecnica e la giuria popolare: il tutto, nel segno della circolarità fra l’opera e il suo pubblico di cui parlava Sciascia proprio a proposito del Racalmare.

 

“Tanti eventi – aggiunge l’assessore alla cultura Alessandra Marsala – arricchiranno l’edizione 2022, a partire dal Quarantennale del Premio, un momento di celebrazione e di festa per ricordare i momenti salienti, i personaggi e gli autori, i presidenti e le incredibili occasioni che il Premio ha dato alla nostra comunità fin dal suo primo vagito. Seguiranno tante iniziative collaterali, realizzate in collaborazione con le associazioni del territorio: dagli appuntamenti dedicati alla cultura del fumetto organizzato con il supporto di Sciacca Comics, agli incontri di lettura ad alta voce in biblioteca per i più piccoli, tenuti da La Biddina, allo spettacolo di narrazione di ArTesia. Numerosi saranno le presentazioni di libri e i caffè letterari. Ci aspettano due fine settimana di grande fermento per il Nostro Paese, con il coinvolgimento attivo di tutta la comunità, vera protagonista, da sempre, del Racalmare”.

 

Biografia degli autori finalisti:

 

Ugo Cornia è nato a Modena nel 1965. Laureato in filosofia, insegna in una scuola superiore della sua città. Suoi racconti sono apparsi sulle riviste “Il Semplice”, “Il diario” e “L’accalappiacani”. Il suo primo romanzo, edito da Sellerio, si intitola Sulla felicità ad oltranza (1999), cui hanno fatto seguito, tra gli altri, Quasi amore (2001), Le pratiche del disgusto (2007), Le storie di mia zia (e di altri parenti) (2008), L’autobiografia della mia infanzia (2010), Animali (topi gatti cani e mia sorella) (2014), Favole da riformatorio (2019), La vita in ordine alfabetico (2022).

 

Antonio Manzini è nato a Roma nel 1964. Attore, sceneggiatore e regista, ha esordito nel 2005 col romanzo Sangue marcio, cui ha fatto seguito La giostra dei criceti (2007). Con l’editore Sellerio ha dato alle stampe racconti e romanzi che hanno come protagonista il vicequestore Rocco Schiavone, poliziotto fuori dagli schemi, protagonista di diversi racconti e romanzi tra cui Pista Nera (2013), La costola di Adamo (2014), Era di maggio (2015), 7-7-2007 (2017), Fate il vostro gioco (2018), Rien ne va plus (2019), Vecchie conoscenze (2021), Le ossa parlano (2022).

 

Andrea Vitali è nato a Bellano, sul lago di Como, nel 1956, e nella sua città ha svolto la professione di medico. Nel 1990 esce il suo primo romanzo, Il procuratore. Sei anni dopo si aggiudica il premio Piero Chiara con L’ombra di Marinetti, ma il vero successo arriva nel 2003 con Una finestra vistalago per i tipi di Garzanti, casa editrice con cui ha pubblicato, tra l’altro, La signorina Tecla Manzi (2004), La figlia del Podestà (2005), Dopo lunga e penosa malattia (2008), Biglietto, signorina (2014), Le mele di Kafka (2016), La gita in barchetta (2021). Per Einaudi hanno visto la luce Documenti, prego (2019), Il metodo del Dottor Fonseca (2020), Vivida mon amour (2021) e Sono mancato all’affetto dei miei cari (2022).


(Nella foto: la locandina della manifestazione culturale)

 

lunedì 8 agosto 2022

A GROTTE (AG) LE STELLE DELLA NOTTE (ELOGIO ALLA POESIA)

 




Venerdì 19 agosto alle ore 21 a Grotte (AG) presso il giardino della Torre del Palo, si svolgerà l'evento poetico - musicale  "Le stelle della notte (Elogio alla Poesia) e Calici di stelle".

Le voci recitanti sono di Alessandra Lo Presti, Markèta Vanova, Antonella Burrasca, Nicola Maniscalco e Salvatore Milano con le frasi di celebri autori come Rodari, Borges, Seifert, Strda, Eschilo, Von Clauseitz, De Saint- Exupery e Palermo.

Esecuzioni musicali a cura di Carla Vizzini e del M° Gabriele Burgio.

La manifestazione organizzata dalla Proloco "Herbessus" con la collaborazione del Comune di Grotte è scritta e ideata da Michelangelo Palermo.

Presenta il giornalista Carmelo Arnone.

E' previsto un brindisi con "Calici di stelle" con la partecipazione della Cantina Morgante, accompagnati da Lillo Romano e Lillo Alaimo Di Loro per la degustazione del vino, del pane di grani antichi condito dal melone giallo e dai prodotti della pasticceria Puglisi.

Ingresso libero.

(Nella foto la locandina della manifestazione) 

sabato 6 agosto 2022

47° PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA CITTA' DI MARINEO 2022: TUTTI I VINCITORI

 


Ecco tutti  i vincitori del 47^ Premio di Poesia Città di Marineo edizione 2022

Il premio speciale internazionale che la Giuria assegna ogni anno ad una personalità di notevole prestigio culturale, in considerazione del complesso della sua attività è stato assegnato all’attore siciliano Claudio Gioè. Con tale conferimento, la Giuria “ha inteso riconoscere le grandi qualità artistiche di un figlio della nostra terra che, con umiltà e professionalità, è riuscito a imporsi all’attenzione del grande pubblico, diventando un volto significativo del cinema, del teatro e della televisione.
Una carriera notevole di un talento versatile che ha dimostrato la duttilità di calarsi in ruoli e generi diversi tra loro, offrendo sempre straordinarie perfomance.”

“Quella della Giuria, ha commentato Salvatore Arnone presidente del Circolo Culturale, ente organizzatore della manifestazione, è stata una scelta più che mai appropriata sia per la bravura dell’attore siciliano che per lo stimolo notevole che viene dato alle nuove generazioni che vanno riscoprendo l’interazione teatro – poesia nella nostra società”.
Nell’ambito della sezione edita in lingua italiana la Giuria, composta da Flora Di Legami, Aldo Gerbino, Michela Sacco Messineo, Giovanni Perrone, Ida Rampolla, Tommaso Romano e Ciro Spataro, ha attribuito il primo premio al poeta Ennio Cavalli con la raccolta “Amore manifesto” Edizioni La nave di Teseo.
Sono risultati finalisti i poeti: Carla De Angelis con la raccolta “Tutto il tempo sul petto” Fara editore, Nicola Grato con la raccolta “Di notte gli angeli e le formiche” Spazio Cultura edizioni, Vittorio Guarino, con la raccolta “Inversi spettri” Fara Editore, Raffaele Manduca con la raccolta “Restò solo voce” Edizioni Nulla Die, Guglielmo Peralta con la raccolta “Sul far della poesia “Spazio Cultura Edizioni.
Per quel che concerne la sezione edita in lingua siciliana il primo premio ex aequo è stato assegnato a Gabriella Rossitto con la raccolta” Saracina” Edizioni Algra Editore e ad Angelo Abbate con la raccolta “La me Sicilia” Editrice Urso.

Nella sezione inediti in lingua siciliana il primo premio è stato assegnato a Salvatore Schlifò per la lirica “Halycòs”. Sono risultati finalisti i poeti: Vincenzo Aiello con la lirica “Lu scrusciu d’’u silenziu”, “Giovanni Canzoneri, con la lirica “Lu viddanu”,
Jana Carcara, con la lirica “Biati dd’occhi”, Giovanna Fileccia, con la lirica “Na cucchiarata di suli”, Michela Rinaudo La Mattina, con la lirica “Lu libbru di l’arma.
La commissione giudicatrice, inoltre, ha deciso di assegnare la targa “Francesco Grisi” al compositore Marco Betta, sovrintendente della Fondazione del Teatro Massimo di Palermo, per la qualità del suo impegno musicale e l’originalità della sua produzione artistica. Nelle sue opere è riuscito ad armonizzare la musica delle antiche culture mediterranee con la grande tradizione classica e soprattutto con la musica del nostro tempo.
Quest’anno per la quinta volta, i premi, in una simbiosi tra arte e poesia, saranno donati dagli artisti: Antonella Affronti, Alessandro Bronzini, Elio Corrao, Gery Scalzo, Tiziana Viola Massa, i quali condividendo lo spirito dell’evento marinese,
sono convinti dell’unicità dell’arte per fare emergere il valore comunicativo della poesia.
La cerimonia di premiazione, curata dal Circolo Culturale con la collaborazione di Marcello Scorsone direttore della Galleria Studio 71 avrà luogo a Marineo domenica 4 settembre alle ore 18.00 e sarà presentata da Katiuska Falbo mentre la voce recitante sarà quella di Marisa Palermo.

martedì 2 agosto 2022

AD AGRIGENTO PRESENTAZIONE DEL LIBRO "IL PROFUMO DELLA LIBERTA' " DELLA SCRITTRICE GIOVANNA GIORDANO

 






Si presenta oggi 2 agosto alle ore 20.30 ad Agrigento presso il Chiostro del Museo Archeologico Regionale "Pietro Griffo" il libro "Il profumo della libertà"  edzioni Mondadori,  della scrittrice Giovanna Giordano.

Introduce Giuseppe Avenia, Dirigente responsabile Museo Griffo, presiede Beniamino Biondi.

Relaziona Gaspare Agnello, dialoga con l'autrice Sara Chianetta.

Letture a cura di Gianna Drago, Maria Grazia Costanza e Anna Grazia Montalbano.

Ingresso libero.    

(Nelle foto dall'alto: la locandina, Gaspare Agnello e Sara Chianetta).