Carissimi, vi rendo noto che la mia Poesia:"SEMU SICILIANI E NUN NA M'AFFRUNTARI (SIAMO SICILIANI E NON CI DOBBIAMO VERGOGNARE), è inserita nell'antologia del 1° Concorso Nazionale " SINFONIA DIALETTALE".
Si tratta di un concorso letterario in lingua dialettale indetto dall'Associazione Culturale "IL FARO", la cui Presidente è la simpatica DANIELA MORESCHINI.
Vi comunico che chiunque fosse interessato sia all'antologia che alla partecipazione del 2° Concorso nazionale , può visitare il sito ufficiale dell'Associazione il faro che è: http://www.associazione-ilfaro.org/ .
Possono partecipare tutti i poeti dialettali.
E' un buon concorso letterario che ha per scopo la rivalutazione dei dialetti d'Italia.
La giuria nel 1° concorso era composta da grosse personalità e cioè: RANELLETTA Dott. Ettore Editore (Presidente di Giuria), MAZZA Dott. Mauro- Direttore Tg2 RAI, TERLIZZI D.ssa Cinzia - Vice capo Redattore Cultura- Tg2 RAI, BEGLIUTI Vittorio - Scrittore- Editorialista, BLASETTI Angelo- Attore e Presentatore e RAINONE Francesco- Poeta.
Il concorso letterario "SINFONIA DIALETTALE", ha il patrocinio e il sostegno del Municipio Roma V di cui il Presidente è Massimo CAPRARI.
Quest'anno c'è una novità , al 2° Concorso possono partecipare anche i giovani delle scuole.
La scadenza per mandare gli elaborati è fissata per il 21 dicembre 2008, la premiazione avverrà intorno al mese di aprile 2009.
Come per il primo concorso è prevista la realizzazione di un' antologia, comunque per qualsiasi informazione vi rimando al sito sopra menzionato.
Qui sotto trovate la mia poesia in dialetto siciliano tradotta anche in Italiano, che dirvi : VIVA IL DIALETTO E LUNGA VITA A QUESTE IMPORTANTI INIZIATIVE!!!.
SEMU SICILIANI E NUN NA M'AFFRUNTARI
U sicilianu di solitu
nun eni ben vistu ri fora
lagnusu e mafiusu eni consideratu
tuttu chistu nun eni veru.
Tanti genti onesta ci stà na sta terra
assulata e pupulata.
Comu r'intra a 'na cruvedda china ri puma,
ci ponnu essiri chiddi marci, accusì ci stannu
puru chiddi boni e beddi comu a scuma.
Genirusu e curdiali eni u sò cori
r'intra a sò casa ti pò purtari
e mai fora ti pò lassari.
U sicilianu puoi nun eni ignuranti,
tanti galantuomini impurtanti
a Sicilia hannu purtatu avanti.
Magistrati, duttura, scrittura,
parrini, abbucati e pittura.
Ecco pirchì vi ricu ca semu siciliani e nun na m'affruntari.
ANTONINO CAUSI
TRADUZIONE
SIAMO SICILIANI E NON CI DOBBIAMO VERGOGNARE
Il siciliano di solito
non è ben visto fuori
è considerato pigro e mafioso,
tutto questo non è vero.
In questa terra assolata e popolosa troviamo
tanta gente onesta.
Come dentro ad una cesta di canne piena di mele,
si possono trovare quelle marce,
nella stessa maniera possiamo trovare
quelle buone e belle come la schiuma.
Il cuore del siciliano è generoso e cordiale
il siciliano ti può dare ospitalità nella sua casa
e mai ti pò lasciare fuori.
Il siciliano poi non è ignorante, tanti galantuomini importanti sono stati portati avanti dalla Sicilia.
Magistrati, dottori, scrittori,
preti, avvocati e pittori.
Ecco perchè vi dico che siamo siciliani
e non ci dobbiamo vergognare.
ANTONINO CAUSI
Questa poesia è di proprietà dell'autore ogni riproduzione o diffusione impropria e senza il suo consenso; saranno punite ai sensi delle vigenti disposizioni di legge.
Speriamo di rileggerti di nuovo anche quest'anno Tony!
RispondiEliminaUn saluto
Daniela Moreschini
Certo me lo auguro, un affettuso saluto. Tony Causi
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