Con lui perdiamo un pezzo della nostra televione italiana, inutile dire che la sua mancanza ci lascerà tutti orfani di un bravissimo educato e cortese professionista dello spettacolo.
Ricordare Mike, è obbligatorio perchè ha segnato la cultura e il benessere del nostro paese.
Di origine siciliana emigrò in America, ritornò in Italia con la nascita della Tv di Stato.
Iniziò la sua carriera radiofonica e televisiva con il programma "Arrivi e Partenze" nel 1954.
Famosi sono stati i suoi quiz da :" Lascia e raddoppia", a "Rischiatutto", "Scommettiamo", "Flash" ; poi negli anni '80 andò a Mediaset, importante l'incontro con SILVIO BERLUSCONI, con il quale fondarono TeleMilano, l'attuale Canale 5, qui altri successi , "Bis" , "Superflash", "Pentlaton ", "Telemike", "Tutti per uno" , "La ruota della Fortuna", "Bravo Bravissimo" ed ultimo "Genius".
Ha condotto 11 Festival di Sanremo. E' stato affiancato da diverse vallette , da Edy Campagnoli, a Sabina Ciuffini, Susanna Messaggio, Fabrizia Carminati, Patrizia Garganese, Paola Barale, Miriana Trevisan, Antonella Elia ecc.
UN MIKE PER TUTTE LE STAGIONI
RispondiEliminaPer chi-come me-è nato con la televisione-Mike Bongiorno è stato veramente (assieme a diversi altri personaggi) una sorta di pedagogo attraverso lo schermo italico, che tutti amministrava. E’ facile oggi tanto spendere fiumi di pur autentico rimpianto per lui, come “denigrarlo”, ridurne la sua reale portata “storica” in oltre un cinquantennio di spettacolo radiotelevisivo. Sui giornali “on-line”, nei tanti blog si può leggere davvero di tutto. Dal sincero dispiacere, all’invettiva più sarcastica (ed inopportuna). Nella serata dell’ “8 settembre” (nessuno ha notato la “coincidenza” storica…?) sulle reti TV è stato un ovvio rincorrersi di clip, repliche sul grande Mike. Per molti un giusto tributare, per altri il solito eccesso “coccodrillesco”, di tipica impronta italiana pronta all’ esasperazione. E’ stato così in altre circostanze, ricordiamocelo, perché il mezzo televisivo è anche questo. Ma dando a Cesare quel che è di Cesare, ricorderemo l’ ineffabile Bongiorno come un pezzo importante (e assai) della vita culturale del nostro Paese. Essa (la cultura), che non è “alta” o “bassa”, ma fenomeno unitario per quanto complesso, ha infinite strade per giungere tra la gente e Mike ha saputo partecipare-con la propria professionalità-alla sua diffusione, in un tempo lunghissimo.
(Antonio Garganese)
Sono completamente d'accordo con te caro Antonio,Mike è unico e insostituibile sarà sempre presente nella nostra cultura e nella nostra vita, pazienza se alcuni non sono di questa opinione!Ciao.TONYPOET.
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