E' scomparso alle 10.10 all'età di 79 anni, lo scrittore, giornalista e poeta ALBERTO BEVILACQUA.
Era ricoverato da tempo , presso la clinica romana di Villa Mafalda.
Quest'ultima è stata oggetto di una diatriba legale a tal punto che il caso era finito anche alla Procura di Roma, perché la compagna dello scrittore MICHELA MACALUSO aveva denunciato la Casa di Cura, perché avrebbe impedito il trasferimento del paziente, in gravi condizioni per "un'infezione multi resistente", in un'altra struttura attrezzata per terapie specialistiche, succede che i magistrati aprono un'inchiesta per lesioni colpose.
Viene disposta l'autopsia, contraria la sorella Anna.
ALBERTO BEVILACQUA, amato dai suoi lettori ha pubblicato opere che sono diventati dei best seller.
Autore di molti volumi di narrativa e di poesia.
L'inizio è stato molto conflittuale a causa dei suoi scritti in contrasto con l'establishment intellettuale, in particolare con il gruppo '63.
E' stato anche regista e sceneggiatore.
Si ricordano le pellicole:"La Califfa" (grande successo e anche romanzo), "Bosco d'amore", "Tango blu", "Giallo Parma".
Come prosa si ricordano "L'occhio del gatto" (Premio Strega nel 1968); "Questa specie d'amore" (Premio Campiello nel '66); "Un viaggio misterioso" del 1972 e "I sensi incantati" del 1991 entrambi Premio Bancarella, "L'amore stregone" del 2009" solo per citarne alcuni.
E' stato anche un ottimo poeta.
Ha pubblicato "L'amicizia perduta" nel 1961; "La crudeltà" nel 1975; "Messaggi segreti", nel 1992; "Poesie d'amore" , del 1996 ultima opera poetica è stata "La camera segreta" del 2011.
Ha ricevuto nel 2010 l'Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nello stesso anno la collana "I meridiani" gli dedica un volume .
Con ALBERTO BEVILACQUA scompare una figura significativa della letteratura contemporanea, un grande regista, sceneggiatore e insigne poeta.
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