Articolando
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In questo n. 25 la Prof.ssa e poetessa GABRIELLA MAGGIO ci offre un articolo dedicato all'ultimo film del regista palermitano ROBERTO ANDO' dal titolo "UNA STORIA SENZA NOME" uscito recentemente nelle sale italiane.
Buona lettura a tutti voi!
UNA
STORIA SENZA NOME
(Gabriella
Maggio)
Una
storia senza nome, presentato quest’anno fuori concorso a Venezia, è il sesto film di Roberto
Andò, regista-scrittore palermitano, in proiezione in questi giorni nei cinema
di Palermo. La trama affronta un evento reale, il furto della Natività
di Caravaggio dall'Oratorio di San Lorenzo a Palermo nella
notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969. La tela non è stata mai ritrovata, ma
intorno a lei sono state costruite varie storie
che conducono alla mafia, autrice del furto. L’azione
criminale diventa il tema di una
sceneggiatura cinematografica che Valeria/ Micaela Ramazzotti scrive per lo sceneggiatore a corto di idee
Pes /Gassmann. L’idea le è stata fornita in maniera apparentemente casuale dal
misterioso Rak/ Carpentieri , che presto si rivela l’animatore della storia. La
trama si arricchisce coinvolgendo il mondo stesso del cinema, rappresentato nell’atto di
trasformare un buon soggetto in film. Perciò sono riportati i retroscena della
produzione, la ricerca dei capitali, la regia, le riprese fino alla Prémiére che conclude la storia. Il film
è nel suo complesso una affettuosa celebrazione
del cinema in tutti i suoi aspetti comici e seri, con diversi cammei e remake- flash, fino al
film nel film girato dal regista- attore Jerzy Skolimowski. Non
mancano nella trama le peripezie tipiche
del “giallo”, perché la mafia vuole impedire la realizzazione del film. L’intreccio
dei vari temi avvicina Andò
ad Hitchcock, di cui condivide
il senso della complessità e insondabilità dell’esistenza. Una
storia senza nome richiede più che uno spettatore coinvolto un attento
osservatore con una buona conoscenza del cinema nazionale ed internazionale. Alla
narrazione filmica dà spessore la potenza comunicativa della colonna sonora
composta da Marco Betta*. Il film
ripropone il sodalizio tra Roberto Andò
e Marco Betta che annovera già diverse prove artistiche di rilievo quali Viva
la libertà, per cui il compositore ha ottenuto la nomination come migliore colonna sonora, Il
quadro nero, Sette storie per lasciare il mondo, Il manoscritto del Principe.
In Una storia senza nome la musica di Marco Betta sottolinea le scene
del film e le completa, le arricchisce
del punto di vista del
compositore, che si pone come co-creatore del
film, conferendo sfumature e prospettive che le parole e le immagini non
esprimono non per un difetto d’uso, ma per la natura stessa della loro specificità comunicativa. Il film si
avvale anche della bella fotografia di
Maurizio Calvesi.
*Socio del L.C. Palermo
dei Vespri
(Nelle foto: dall'alto la critica letteraria e poetessa Gabriella Maggio , il regista Roberto Andò e gli attori Micaela Ramazzotti e Alessandro Gassman -foto @ComingSoon.it- )
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