venerdì 27 aprile 2018

ARTICOLANDO ( 20 ) : RECENSIONE DEL POETA FRANCESCO CAMAGNA AL VOLUME "VITTIME DI STRAGI" DEL POETA; SCRITTORE E COMPOSITORE SALVATORE MIRABILE








Articolando


Articolando, è una nuova rubrica per dar voce a tutti gli amanti della poesia, dell'arte, della storia, della pittura, della critica letteraria attraverso recensioni, relazioni e articoli strettamente culturali.
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In questo n. 20 incontriamo il poeta FRANCESCO CAMAGNA  con una sua  recensione al libro
"VITTIME DI STRAGI" Riflessioni poetiche, 2017 Edizioni Museo Mirabile Marsala, del poeta, scrittore e compositore SALVATORE MIRABILE. 

Auguro a tutti voi una riflessiva lettura!






VITTIME DI STRAGI”  DI SALVATORE MIRABILE

RECENSIONE
di FRANCESCO CAMAGNA

Si può affermare che la poesia di Salvatore Mirabile, poeta nativo di Chiusa Sclafani (PA), ma che vive ed opera a Marsala, ormai da più di quarant’anni, si muove lungo due direttrici che ne segnano il percorso artistico e letterario: da un lato il recupero della tradizione e della memoria personale e collettiva ( di cui sono una prova tangibile i reperti della civiltà contadina da Mirabile raccolti e custoditi presso il museo da lui creato), dall’altro la passione e l’impegno civile che lo hanno condotto a comporre numerose liriche che rappresentano una sorta di lotta poetica contro ogni forma di sopraffazione e violenza presente nella nostra società.

Il volume “Vittime di stragi”, l’ennesimo di una ricchissima produzione letteraria- che lo ha visto consegnarci testi di teatro, narrativa, poesia, saggistica- è una raccolta, in dialetto siciliano con traduzione in lingua italiana, di quaranta racconti in versi, in cui alla maniera degli antichi cantastorie, si narrano le storie di una lunga serie di  stragi di cui l’uomo si è reso responsabile, a partire dalla Strage degli innocenti, progettata e realizzata dal Re Erode,arrivando fino a quelle più recenti, ossia le stragi della Seconda Guerra  Mondiale e del Nazismo, gli attentati terroristici e quelli mafiosi. Un’ infinita scia di sangue che abbraccia tutta la storia dell’umanità.

“Sei ancora quello della pietra e della fionda” diceva Quasimodo, a proposito dell’uomo del suo tempo, quello che era stato artefice degli orrori della Seconda Guerra Mondiale.
In effetti, un filo rosso del sangue ingiustamente versato, ricollega la Strage degli innocenti con le vicende efferate di sterminio  contemporanee, come l’attentato delle Twin Towers.
Mirabile offre un campionario vasto, esaustivo  della crudeltà umana; la mostra in tante forme e modalità, attraverso racconti precisi e dettagliati dei fatti, usando le sue indubbie capacità di poeta, cantastorie ed affabulatore. E’ sempre osservatore attento e documentato della storia e delle dinamiche che la pervadono. Spesso fa la sua comparsa l’indignazione, la rabbia dinanzi alla cattiveria degli esseri umani. Talvolta, il poeta si erge a giudice che valuta la condotta ed esprime una condanna senza attenuanti e senza appello, evidenziando la responsabilità che risiede nella libertà di scelta di fronte al dualismo fra bene e male.  “Eppuru la marvagità e la cattiveria è tanta/ ca l’omu spissu s’annorva e stravidi la rialtà/ e si cridi lu Patri Eternu e di nenti si scanta/ ammazza e s’ammazza pi la so meschinità”. (da La Straggi di li Turri Jèmmuli).

Un osservatore, dunque, non neutrale,ma che si pone domande, vorrebbe scavare nella psiche degli autori : “Ma chi ci vinni ‘ntesta a chissi svinturati” , si chiede a proposito della strage dell’ undici settembre.  Lo  sguardo del poeta- narratore è, comunque,sempre pieno di  commozione e pietà umana: leggendo il volume,rimane impressa nella memoria la descrizione della tragica situazione vissuta da Nunzio Asta, padre dei due gemellini dilaniati da un’autobomba a Pizzolungo insieme alla madre. Egli si trova a passare dal luogo dell’attentato ,non trova nulla della Volkswagen della moglie e torna a lavorare in officina. Poi, giunge la telefonata della scuola a risvegliarlo bruscamente : “ e a stu puntu nun c’è nenti co cunsola”.

Mirabile riesce a trattare temi così delicati e dolorosi, rispettando nel  contempo quelli che sono i canoni stilistici ed estetici della poesia. Egli padroneggia contenuto e forma della scrittura, concilia perfettamente la fedeltà al dato storico  con la capacità di suscitare emozioni profonde nel lettore, offrendogli pure innumerevoli spunti di riflessione su vicende storiche di cui deve essere custodita la memoria.

FRANCESCO CAMAGNA


(Nelle foto: dall'alto  il volume "Vittime di Stragi", il poeta Francesco Camagna, il poeta, scrittore e compositore Salvatore Mirabile autore del libro). 




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