Articolando
Articolando, è una nuova rubrica per dar voce a tutti gli amanti della poesia, dell'arte, della storia, della pittura, della critica letteraria attraverso recensioni, relazioni e articoli strettamente culturali.
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In questo n. 20 incontriamo il poeta FRANCESCO CAMAGNA con una sua recensione al libro"VITTIME DI STRAGI" Riflessioni poetiche, 2017 Edizioni Museo Mirabile Marsala, del poeta, scrittore e compositore SALVATORE MIRABILE.
Auguro a tutti voi una riflessiva lettura!
“VITTIME DI
STRAGI” DI SALVATORE MIRABILE
RECENSIONE
di FRANCESCO CAMAGNA
Si può affermare che la poesia di Salvatore Mirabile, poeta
nativo di Chiusa Sclafani (PA), ma che vive ed opera a Marsala, ormai da più di
quarant’anni, si muove lungo due direttrici che ne segnano il percorso
artistico e letterario: da un lato il recupero della tradizione e della memoria
personale e collettiva ( di cui sono una prova tangibile i reperti della
civiltà contadina da Mirabile raccolti e custoditi presso il museo da lui
creato), dall’altro la passione e l’impegno civile che lo hanno condotto a
comporre numerose liriche che rappresentano una sorta di lotta poetica contro
ogni forma di sopraffazione e violenza presente nella nostra società.
Il volume “Vittime di stragi”, l’ennesimo di una ricchissima
produzione letteraria- che lo ha visto consegnarci testi di teatro, narrativa,
poesia, saggistica- è una raccolta, in dialetto siciliano con traduzione in
lingua italiana, di quaranta racconti in versi, in cui alla maniera degli
antichi cantastorie, si narrano le storie di una lunga serie di stragi di cui l’uomo si è reso responsabile, a
partire dalla Strage degli innocenti, progettata e realizzata dal Re Erode,arrivando
fino a quelle più recenti, ossia le stragi della Seconda Guerra Mondiale e del Nazismo, gli attentati
terroristici e quelli mafiosi. Un’ infinita scia di sangue che abbraccia tutta
la storia dell’umanità.
“Sei ancora quello della pietra e della fionda” diceva
Quasimodo, a proposito dell’uomo del suo tempo, quello che era stato artefice
degli orrori della Seconda Guerra Mondiale.
In effetti, un filo rosso del sangue ingiustamente versato,
ricollega la Strage degli innocenti con le vicende efferate di sterminio contemporanee, come l’attentato delle Twin
Towers.
Mirabile offre un campionario vasto, esaustivo della crudeltà umana; la mostra in tante
forme e modalità, attraverso racconti precisi e dettagliati dei fatti, usando
le sue indubbie capacità di poeta, cantastorie ed affabulatore. E’ sempre
osservatore attento e documentato della storia e delle dinamiche che la
pervadono. Spesso fa la sua comparsa l’indignazione, la rabbia dinanzi alla
cattiveria degli esseri umani. Talvolta, il poeta si erge a giudice che valuta
la condotta ed esprime una condanna senza attenuanti e senza appello,
evidenziando la responsabilità che risiede nella libertà di scelta di fronte al
dualismo fra bene e male. “Eppuru la
marvagità e la cattiveria è tanta/ ca l’omu spissu s’annorva e stravidi la
rialtà/ e si cridi lu Patri Eternu e di nenti si scanta/ ammazza e s’ammazza pi
la so meschinità”. (da La Straggi di li Turri Jèmmuli).
Un osservatore, dunque, non neutrale,ma che si pone domande,
vorrebbe scavare nella psiche degli autori : “Ma chi ci vinni ‘ntesta a chissi
svinturati” , si chiede a proposito della strage dell’ undici settembre. Lo sguardo del poeta- narratore è, comunque,sempre
pieno di commozione e pietà umana:
leggendo il volume,rimane impressa nella memoria la descrizione della tragica
situazione vissuta da Nunzio Asta, padre dei due gemellini dilaniati da
un’autobomba a Pizzolungo insieme alla madre. Egli si trova a passare dal luogo
dell’attentato ,non trova nulla della Volkswagen della moglie e torna a
lavorare in officina. Poi, giunge la telefonata della scuola a risvegliarlo
bruscamente : “ e a stu puntu nun c’è nenti co cunsola”.
Mirabile riesce a trattare temi così delicati e dolorosi,
rispettando nel contempo quelli che sono
i canoni stilistici ed estetici della poesia. Egli padroneggia contenuto e
forma della scrittura, concilia perfettamente la fedeltà al dato storico con la capacità di suscitare emozioni
profonde nel lettore, offrendogli pure innumerevoli spunti di riflessione su
vicende storiche di cui deve essere custodita la memoria.
FRANCESCO CAMAGNA
(Nelle foto: dall'alto il volume "Vittime di Stragi", il poeta Francesco Camagna, il poeta, scrittore e compositore Salvatore Mirabile autore del libro).
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