Care amiche ed amici con vero piacer vi comunico la pubblicazione di una recensione a nome della Dott.ssa Norma Malacrida apparsa sul numero 48 di Gennaio- Marzo 2012, della prestigiosa rivista trimestrale di Poesia Arte e Cultura dell'Accademia Internazionale "Il CONVIVIO" , scritta per la mia silloge "VERSI IN LIBERTA'.
Felice la riporto qui sotto. Grazie e buona lettura.
Antonino Causi, Versi in libertà, poesie, (Ed.
Libreria Editrice Urso, 2009, pp. 55, euro 9,00)
Versi in libertà è una raccolta di poesie pensate e scritte
in uno stile piano, sommesso, quasi il poeta, in un andamento
versificatorio che procede su una linea di sobria dignità compositiva,
abbia voluto porre in luce soggetti, tematiche e argomentazioni
senza slanci di lirismo, in un linguaggio pacatamente
essenziale, scevro da lungaggini, da sofisticate figure,
da una aggettivazione inutile nella tensione di maturare immagini
che partano da immediate impressioni, da sensazioni,
da emozioni per arrivare fulminee come frecce al lettore al
fine di captare la sua attenzione, coinvolgerlo e indurlo a riflettere.
La poesia, per Antonino Causi, è espressione del tempo
in cui nasce e non richiede conoscenza di metriche, di correnti,
di tecniche; nasce spontanea, da un’anima sensibile, ben
permeata di valori, che vuole rappresentarsi all’esterno con le
sue convinzioni, le sue passioni, i suoi sentimenti, le emozioni
di un cuore giovane capace di soffrire, gioire, commuoversi,
rammaricarsi degli aspetti della vita nella loro versatilità. La
sua poesia si connota perciò in un modo personale di gestire,
attraverso la parola, le sue essenze d’anima maturando, oltre
che una significazione che si impone come etica di vita, una
piacevole musicalità come sintonia di ritmi e suoni ottenuti
anche per effetto del continuo ricorso all’enjambement.
Il poeta interpreta l’esigenza nel mondo d’oggi di una
poesia accessibile che arrivi e colpisca con il suo messaggio
come proposizione di un mondo più giusto e umano, più a
misura dei soggetti che degli oggetti, un mondo che riprenda
in mano quei valori barattati sull’altare di una nuova religione
infida e inumana che deifica il possesso di beni, in una
forma bulimica, devastante che richiede sempre di più, il
senso smodato del potere, l’omologazione come appiattimento
dell’uomo e della sua cultura trascurando l’essenza
della vita stessa fatta di quotidianità, di cose semplici e buone,
di sentimenti, di modi di essere che allargano l’anima in
gesti di solidarietà per l’altro e disalienano l’uomo: felicità
incontenibile di madre / emozioni e premure di padre per il
suo bambino, splendida promessa d’orizzonti futuri. La speranza,
dunque, in un mondo di possenti legami con la sua
donna, il suo bimbo e tutti i bimbi del mondo, gli affetti familiari
e poi, in cerchi sempre più allargati, la natura e gli
altri, tutti gli altri in una visione cosmica: ancora / nasce
l’amore e si spande / per delicate incrinature armoniche /
per allontanarsi in una / maestosa rapsodia di misteri.
Antonino Causi è un uomo che si compiace delle sue
passioni, dei suoi desideri, delle sensazioni che, come forze
incontenibili, si riversano sulla sua anima già tanto nutrita
di valori acquisiti e tenacemente mantenuti. Egli gioisce
della vita che è in lui e cerca con la parola di ricrearla laddove
non la trova evocando situazioni talora bel lontani
dall’essere reali: Non c’è il tuo sapore / d’incandescente
voglia. / E ti penso mentre / tutto scorre ma ferma / è
l’incandescente odissea / dei nostri / confini ortogonali.
Il messaggio che si ricava dalla lettura dei suoi versi si
riveste spesso di un velo di malinconia, uno stato come di
trasognamento che non diventa mai tristezza che opprime; si
fa, invece, leggera inquietudine per momenti di vissuto particolari,
senza però mai raggiungere quell’intensità che scantona
nello scontento che isola e dispone al pessimismo.
Versi in libertà è una raccolta di poesie avvolte da un
serico velo di speranza, anche quando la realtà è percepita
dal poeta negativamente; c’è nella sua anima sensibile e
sempre disposta al bene una carica imponente di umanità
che gli impedisce di sprofondare nel nullismo pessimistico
dell’uomo dei nostri giorni perché in lui amare è un bisogno
primario, una forma di ginnastica quotidiana della
mente e del cuore, irrinunciabile e ricca di emozioni anche
quando risulta difficile accettare un torto, un’ingiustizia, un
dolore. Ed è questo aspetto, questo modo vero di essere
forte nei principi e responsabile nel modo di porsi agli altri
a conferire eticità all’opera di Antonino Causi. Egli parla e
agisce in un’ottica che colloca gli uomini in un legame relazionale
teso a valorizzare l’altro come una parte di sé.
Norma Malacrida
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