ANTONIO PENNACCHI con "Canale Mussolini" (Mondadori), vince il 64° Premio Strega 2010, con 133 voti; segue Cinzia Avallone 129 voti con "Acciaio" (Rizzoli).
Lo scrittore ha dedicato la vittoria al fratello Gianni e alla sua nipotina (che è in arrivo).
Gli altri finalisti erano Paolo Sorrentino con "Hanno tutti ragione "59 voti, (Feltrinelli); Matteo Nucci con "Sono comuni le cose degli amici" con 38 voti, (Ponte alle Grazie); ultimo Lorenzo Pavolini con "Accanto alla tigre" 32 voti, (Fandango).
Antonio Pennacchi 60 anni è originario di Latina, operaio in fabbrica a turni di notte fino a dieci anni fa.
Pennacchi è conosciuto per il suo libro del 2003 "Il fasciocomunista", da cui è stato tratto il film "Mio fratello è figlio unico".
Il romanzo "Canale Mussolini", edito da Mondadori, narra la storia di una famiglia contadina, i Peruzzi, sdradicata dalla sua terra d'origine nella bassa padana per andare nell'agropontino.
Su questa terra, bonificata dalla malaria negli anni del fascismo, arrivano molti coloni dal nord, emiliani, veneti e friulani, insieme ai Peruzzi, capeggiati dal carismatico e coraggiooso zio Pericle fascista.
E' lui a convincere tutti a scendere dalle pianure padane: i vecchi genitori, i fratelli, le nuore ecc.
Ad emergere però è sua moglie Armida, generosa, un pò strega.
In questa saga familiare emerge anche la figura del nipote prediletto Paride, che sarà però causa della sfortuna che travolgerà i Peruzzi.
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