PIETRO CITATI è nato a Firenze nel 1930. Si è laureato in Lettere alla Normale di Pisa e ha iniziato la sua carriera di critico letterario , collaborando a riviste come "L'approdo", "Paragone" e "Il Punto" insieme a Pier Paolo Pasolini.
Ha scritto per "Il Corriere della Sera" e "Il Giorno", oggi è una delle firme più autorevoli del quotidiano "La Repubblica".
Citati, saggista è anche uno dei Direttori della Fondazione LORENZO VALLA.
Scrittore poliedrico, si è cimentato nelle biografie di letterati come Kafka, Goethe, Tolstoj, Leopardi ecc.
Le sue opere più celebri sono: "Goethe", 1970; "Il tè del cappellaio matto", 1972; "Alessandro Magno", 1973; "Tolstoj",1983; "Il male assoluto", 2000; "La civiltà letteraria europea da Omero a Nabokov", 2005; "La malattia dell'infinito", 2005.
Nel 2010, pubblica "LEOPARDI", per Mondadori.
Questo saggio, muove i primi passi nelle vicende dei genitori del poeta, Monaldo e Adelaide Leopardi.
Citati, analizza il poeta di Recanati, tutto il suo mondo immaginario nella biblioteca del padre.
Racconta l'infanzia e l'adolescenza, l'insorgere della malattia tra i 16 e i 19 anni, descritta dal Citati con molta serietà.
Inoltre si parla di un Leopardi dotato di un'immensa vitalità, di amori sognati, per la cugina Geltrude Cassi e la narrazione di viaggi a Roma, Pisa e soprattutto Napoli, città prediletta per la sua vivacità, per il suo caos, la costiera e le stelle.
Pietro Citati ha dichiarato che questo libro lo ha impegnato fino allo sfinimento, perchè capire Leopardi è difficilissimo ma il risultato finale è un'opera straordinaria, densa di avvenimenti e curiosità .
Un saggio ottimo, per capire un grande poeta : GIACOMO LEOPARDI !
Nessun commento:
Posta un commento